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Il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici fa un altro passo in avanti, importante anche se non decisivo, con la ripartizione del «fondone» messo a disposizione della Pa dall’ultima legge di bilancio.La divisione delle risorse è fissata in un Dpcm, che è stato firmato dalla ministra per la Pa e la semplificazione Marianna Madia e attende ora la condivisione dell’Economia e il via libera di Palazzo Chigi.Il ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia ha finalmente annunciato la firma del decreto che sblocca i soldi necessari per il tanto atteso rinnovo dei contratti del pubblico impiego, per le assunzioni e per il riordino della Pubblica amministrazione.
L’annuncio è arrivato ieri 8 marzo, a margine di un incontro sugli Open Data tenutosi a Palazzo Vidoni. Dopo l'ok dei ministri Madia e Pier Carlo Padoan (Economia) e del premier Paolo Gentiloni, il testo passa ora al vaglio della Corte dei Conti.
Parlando dei contratti, Madia ha spiegato che: «Continuiamo sulla tabella di marcia, rispettando gli impegni presi fin dall'accordo del 30 novembre» tra ministero e sindacati, con cui si è tracciata la strada per la riapertura della contrattazione. Impegni che tra l’altro prevedono un aumento in busta paga per i dipendenti pubblici pari a 85 euro al mese. Nell'intesa, sottolinea il ministro, «abbiamo messo in fila tutto ciò che serve per potere fare un nuovo contratto, fermo da tanti anni".
Per quanto riguarda le risorse da destinare al rinnovo dei contratti, oltre ai 300 milioni già stanziati per il 2016, si prevede l’erogazione di 900 milioni per il 2017 e di 1,2 miliardi nel 2018, per un totale di 2,4 miliardi di euro. Una cifra che dovrebbe bastare a coprire l’aumento di 85 euro in busta paga. Ulteriori risorse, in base a quanto previsto dall'accordo siglato lo scorso novembre saranno reperite con le prossime manovre finanziarie.