Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

Si è tenuto ieri a Palazzo Chigi l'incontro tra governo e sindacati sui temi riguardanti la Pubblica amministrazione alla luce della riforma della Pa e della legge di stabilità. Al confronto hanno partecipato il ministro della Pa, Marianna Madia, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio e i leader di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Susanna Camusso, Annamaria Furlan, Carmelo Barbagallo e Paolo Capone, oltre ai rappresentanti delle diverse categorie del pubblico impiego, inclusa la scuola.
Al termine dell'incontro il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso  ha dichiarato “qualche auspicio sul futuro, ma non abbiamo ricevuto nessuna risposta concreta”. Dal governo, secondo la dirigente sindacale non c'è stata “nessuna apertura sull'occupazione e sul tema del rinnovo del contratto” e "nemmeno particolari rassicurazioni su quella che si profila come una nuova emergenza occupazionale per i lavoratori delle Province".
Il ministro della Pa, Marianna Madia ha infatti ribadito, nel corso dell'incontro, che nel 2015 non sono previste in bilancio risorse per i rinnovi. Per scongelare il contratto nazionale di lavoro nel pubblico impiego, previsto dalla legge di stabilità, servirebbero solo per un anno circa 2 miliardi di euro. Una cifra che l'esecutivo, secondo quanto hanno riferito i sindacati, rimanda al futuro. 

La Cgil conferma quindi le ragioni dello sciopero del 5 dicembre. “Siamo pronti a valutare le decisioni delle altre organizzazioni - ha dichiarato Camusso - ci farebbe piacere un'evoluzione positiva, e siamo pronti a spiegare al Garante per gli scioperi che non c'è nessuna illegittimità nella proclamazione del 5 dicembre”. Ha concluso il Segretario Generale della CGIL.
 

 

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Attualità e Politica