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La riforma Madia procede a passo di lumaca in Senato. Giovedì è stato approvato in Commissione un emendamento del relatore, Giorgio Pagliari (Pd), con cui si punta ad introdurre regole certe per i procedimenti per i quali basta la Scia o il silenzio-assenso, ma anche per quelli che necessitano ancora di un’autorizzazione espressa da parte della p.a.
Nella stessa seduta sono stati presentati ulteriori subemendamenti e riformulazioni di emendamenti già depositati, alcuni dei quali con buone possibilità di essere approvati, altri con scarse chance di passare il vaglio della prima commissione. Molti emendamenti riguardano diverse modifiche al sistema previdenziale pubblico. Si pensi in particolare a quella dei senatori del gruppo per le autonomie (primo firmatario Hans Berger) che, per favorire il ricambio generazionale nella p.a., consente alle amministrazioni di ridurre (sempre con il consenso del lavoratore) l’orario di lavoro e la retribuzione del dipendente prossimo alla pensione. Inoltre, l’emendamento prevede che la p.a, per assumere personale più giovane, possa fare ricorso al contratto di apprendistato.
E a questo proposito un emendamento, presentato sempre dai cinque senatori autonomisti (oltre Berger, Karl Zeller, Francesco Palermo, Franco Panizza e Fausto Guilherme Longo) punta a promuovere l’utilizzo del contratto di apprendistato nella p.a. attribuendo agli enti la facoltà di fare assunzioni con questa tipologia contrattuale, entro il limite del 40% delle loro facoltà assunzionali a tempo indeterminato.
In materia c'è da segnalare anche l'emendamento proposto da Puglia e Crimi (M5S) che introduce la possibilità per i macchinisti ferroviari di accedere alla pensione con 58 anni e 38 di contributi. Altre richieste di modifica intendono inoltre consentire ai segretari comunali, figura che secondo le intenzioni del ddl Madia sarà abolita, di accedere alla pensione in deroga alla normativa Fornero a condizione di aver raggiunto un diritto entro il 31 dicembre 2015.
Tra le novità sulle quali si attende il parere del relatore c'è poi l'emendamento Di Biagio (alleanza per le autonomie) che chiede il riordino dell'inquadramento ed il transito della Polizia Locale nel comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico "con superamento dei limiti spazio-temporali della qualifica di polizia giudiziaria, rientro nella disciplina pubblicistica del contratto di lavoro, equiparazione dei profili previdenziali ed assistenziali a quelli previsti per le forze di polizia dello Stato, armonizzazione dei compiti, delle funzioni, delle qualifiche e delle strutture della polizia locale, quale forza di polizia ad ordinamento civile, che rispecchi le nuove esigenze funzionali e strumentali, con particolare riferimento ai patti per la sicurezza"