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Il Senato ha dato il via libera alla nuova legge sul prestito vitalizio ipotecario che costituisce una soluzione, alternativa alla vendita della nuda proprietà, per tutti coloro che pur avendo bisogno di liquidità, non desiderano perdere la proprietà dell'immobile.
Con la nuova normativa chi ha compiuto 60 anni ed è proprietario di un immobile, può ottenere un finanziamento pari a una percentuale del suo valore senza dover lasciare la proprietà.
Un modo molto semplice per convertire una parte del valore della proprietà in denaro.
Anche se sul bene viene iscritta una ipoteca a garanzia del finanziamento, il proprietario potrebbe decidere di non rimborsare anticipatamente il finanziamento e, in tal caso, alla sua morte saranno gli eredi a decidere se estinguere il debito e liberare l'immobile dall'ipoteca oppure vendere il bene ipotecato o, infine affidare la vendita alla banca per poi rimborsare con il ricavato il credito dell'istituto.
Insomma basta aver compiuto i sessant'anni ed essere proprietari di un immobile per poter inoltrare una richiesta a una banca o a una finanziaria per ottenere subito della liquidità.
Con il prestito vitalizio ipotecario il proprietario che ottiene il finanziamento non è tenuto a lasciare la casa e anche gli eredi, alla sua morte, potranno decidere se recuperare l'immobile rimborsando il credito della Banca.
La legge prevede anche la possibilità di concordare un rimborso graduale di interessi e spese per non doverle corrispondere tutte insieme alla scadenza del finanziamento.
La cosa più interessante del DDL sul prestito vitalizio ipotecario è proprio la previsione dei casi in cui è previsto il rimborso del prestito in un'unica soluzione:
1. La morte di chi ha ricevuto il finanziamento;
2. La vendita anche solo parziale della proprietà;
3. Il compimento di atti che riducono il valore dell'immobile.
Al verificarsi di queste condizioni la Banca, se non viene rimborsato il prestito può vendere l'immobile al valore di mercato, un valore che viene poi decurtato del 15% ogni 12 mesi fino a che non si perviene alla vendita effettiva.
Ma se si è verificata la morte del proprietario, viene fatto salvo il diritto degli eredi di riscattare l'immobile pagando il debito e liberando il bene dall'ipoteca.
Dal punto di vista normativo il disegno di legge modifica l'articolo 11-quaterdecies, comma 12, del decreto-legge n. 203 del 2005 che attualmente così dispone:
"Il prestito vitalizio ipotecario ha per oggetto la concessione da parte di aziende ed istituti di credito nonché da parte di intermediari finanziari, di cui all'articolo 106 del testo unico di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, di finanziamenti a medio e lungo termine con capitalizzazione annuale di interessi e spese, e rimborso integrale in unica soluzione alla scadenza, assistiti da ipoteca di primo grado su immobili residenziali, riservati a persone fisiche con eta' superiore ai 65 anni compiuti".
Il DDL in particolare aggiunge una serie di nuovi commi (dal 12-bis al 12-sexies) e riduce l'età minima per accedere al prestito vitalizio ipotecario dai 65 anni 60 ed indica in maniera specifica in quali casi è previsto il rimborso del debito in unica soluzione.