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Si è svolta l'11 giugno in Commissione Difesa della Camera dei deputati la discussione dell'interrogazione presentata dal presidente della Commissione Elio Vito, sulla sistemazione degli alpini dell'Ottavo Reggimento di Cividale e Venzone reclutati per la sicurezza dell'Expo di Milano. Ha risposto il sottosegretario Rossi che ha informato che "sono in corso le opportune predisposizioni" per ospitare i militari in caserma. Intervenendo in replica, il Presidente Vito ha ringraziato il rappresentante del Governo per la risposta, ma ha affermato che il crescente ricorso ai militari per operazioni di sicurezza sul territorio nazionale non deve far venire meno l'esigenza che ai militari impegnati siano sempre assicurate condizioni appropriate, con strutture adeguate ed alloggiamenti accettabili, al pari delle altre componenti dell'apparato di sicurezza..."
Interrogazione n. 5-05755 Vito: Sulla sistemazione degli alpini dell'Ottavo Reggimento di Cividale e Venzone reclutati per la sicurezza dell'Expo di Milano
TESTO DELLA RISPOSTA
L'articolo 5, comma 3, del decreto-legge 18 febbraio 2015, n. 7, convertito, con modificazioni, in legge 17 aprile 2015, n. 43, ha autorizzato l'impiego, limitatamente alle esigenze di sicurezza del sito dove si svolge l'evento Expo 2015, di un contingente di 600 unità delle Forze armate dal 15 aprile scorso al 1o novembre 2015, oltre alle 600 unità già impegnate per l'operazione Strade Sicure a Milano.
Successivamente, il Consiglio dei Ministri, con delibera adottata nella riunione del 29 aprile 2015, ha autorizzato il Commissario Unico delegato del Governo per Expo 2015 a mettere a disposizione del Prefetto di Milano una ulterioreTask Force pari a 1.255 unità, già dallo scorso 1o maggio fino al 1o novembre 2015.
Considerato il rilevante incremento di personale, la disponibilità alloggiativa insufficiente presso le infrastrutture militari nell'area di Milano e nelle zone limitrofe, nonché i tempi estremamente brevi per il dispiegamento del personale (3 giorni dalla decisione), è stata individuata, quale soluzione contingente e con carattere di assoluta provvisorietà, la possibilità di alloggiare una parte del personale in tende presso le caserme «Montello» di Milano e «Babini» di Bellinzago Novarese. Tutti gli attendamenti sono dotati di bagni e docce.
Il fenomeno meteorologico di carattere eccezionale e particolarmente intenso che ha colpito l'area di Malpensa/Bellinzago Novarese il 14 maggio 2015, cui fa riferimento l'atto di sindacato ispettivo, ha procurato numerosi danni nella zona, senza risparmiare alcune tende a uso generale e alloggiativo installate presso la caserma Babini di Bellinzago Novarese.
L'emergenza è stata affrontata dal personale dell'Esercito con immediatezza, ripristinando le iniziali condizioni, prevedendo la sostituzione delle tende resesi inefficienti, con priorità a quelle destinate alla componente alloggiativa.
Per completezza di informazione si rappresenta infine che, allo scopo di dare migliore sistemazione ai militari impegnati in compiti di sorveglianza, sono in corso le opportune predisposizioni per ospitare:
110 militari presso la caserma «Annibaldi» di Milano, previa effettuazione di interventi essenziali di ripristino e messa in sicurezza degli spazi disponibili, la cui ultimazione è prevista entro la prima meta di giugno;
350 militari presso la caserma «Magenta» di Milano, previa esecuzione dei necessari interventi di ripristino e di messa in sicurezza di una palazzina a tre piani che sarà disponibile entro la 1a decade di luglio.
Ulteriori disponibilità alloggiative (200 posti) saranno ricavate dalla rimodulazione del dispositivo Strade Sicure.
Alla data del 3 giugno, una parte del personale alloggiato alla caserma Babini di Bellinzago Novarese, anche per ridurre i tempi verso il sito di «EXPO 2015», è stato riallocato in tendopoli realizzate a Milano presso la caserma Montello e presso la caserma Santa Barbara.