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Una delle deleghe contenute nel testo di riforma della pubblica Amministrazione approvato dalla Camera, prevede la scrittura di un nuovo testo unico sul pubblico impiego. Diverse le novità sul rapporto di lavoro nella Pa mentre i comparti di contrattazione restano quattro. Quando scatta un'azione disciplinare nei confronti di un dipendente non si potrà più concludere con un nulla di fatto, altrimenti a rimetterci sarà il dirigente responsabile: il governo dunque dovrà legiferare sulla materia introducendo norme in tema di responsabilità dei dipendenti «finalizzate ad accelerare, rendere concreto e certo nei tempi di espletamento e di conclusione l'esercizio dell'azione disciplinare». Le visite fiscali dei dipendenti statali saranno affidate all'Inps (e non più alle Asl).Lo prevede un passaggio contenuto nell'articolo 13 della Delega. L'obiettivo del Governo è istituire, in tal modo, un 'Polo Unico' in capo all'Istituto previdenziale che gestisce le visite fiscali e il controllo dei certificati medici sia nel settore della PA che nel settore privato (sino ad oggi l'attività di verifica e controllo nel pubblico è svolta dalle ASL).
Il Governo avrà dunque le mani libere per riorganizzare "le funzioni in materia di accertamento medico-legale sulle assenze dal servizio per malattia dei dipendenti pubblici, con attribuzione della relativa competenza all'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale".
Si prevede inoltre che per tale attività vengano attribuite all'INPS le risorse attualmente impiegate per lo stesso fine dalle amministrazioni pubbliche e che per l'espletamento di queste nuove funzioni si faccia ricorso ai medici iscritti nelle liste speciali ad esaurimento previste dal Dl 101/2013 formate da medici, a rapporto di impiego con pubbliche amministrazioni e da medici liberi professionisti, ai quali possono fare ricorso gli istituti previdenziali o i datori di lavoro.