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«L'eventuale ipotesi - sottolineano i leader sindacali - di un passaggio della Forestale nell'Arma dei Carabinieri senza il contestuale inizio della smilitarizzazione e della sindacalizzazione della quarta Forza Armata, non solo è di difficilissima attuazione, se non impossibile, ma correrebbe il rischio, senza la smilitarizzazione dell'Arma, di bloccare il processo riformatore di questo Comparto che il Governo vuole attuare per effetto della "valanga" di ricorsi che inevitabilmente pioveranno su una simile decisione».
"Vogliamo ribadire ancora una volta che fare assorbire il Corpo Forestale dello Stato in un’altra Forza di Polizia è antieuropeo e vede la nostra netta contrarietà. Lo abbiamo già detto, ma lo vogliamo ribadire ancora una volta: non siamo per frenare o arrestare il processo riformatore purché lo stesso avvenga secondo i canonici criteri di trasparenza, economicità efficienza e logicità».
È quanto affermano i segretari Generali di SIULP, SIAP, SILP CGIL, UGL Polizia e UIL Polizianel commentare il processo riformatore previsto dalla legge Madia rispetto al Comparto Sicurezza.
«Ma proprio in funzione di quest'ultimo parametro, ci chiediamo: quale logica ispira l'assorbimento del Corpo Forestale nell'Arma dei Carabinieri? Il primo è un Corpo nato, a prescindere dalle Forze di Polizia, per la tutela del patrimonio della fauna e dell'ambiente e che in questi anni, attesa la sua permanenza nel Comparto Sicurezza, ha sviluppato un patrimonio di professionalità nel contrasto alle eco-mafie da farla assurgere ad una funzione di polizia che può vantare capacità non comuni e risultati eccezionali. La seconda, è la quarta Forza Armata del nostro Paese».
«Ma lo stesso Corpo Forestale - continua la nota -, come accade in tutta Europa e come si conviene ad un Paese democratico, è un'organizzazione civile con appartenenti che godono di tutte le prerogative che la nostra Costituzione riserva ai lavoratori. Per questo un eventuale assorbimento del Corpo Forestale non può che avvenire in una Forza di polizia civile, com'e la Polizia di Stato, salvo che il Governo non abbia intenzione di iniziare, contestualmente al passaggio della Forestale nell'Arma dei Carabinieri, un processo di smilitarizzazione di quest'ultima».
«L'eventuale ipotesi - sottolineano i leader sindacali - di un passaggio della Forestale nell'Arma dei Carabinieri senza il contestuale inizio della smilitarizzazione e della sindacalizzazione della quarta Forza Armata, non solo è di difficilissima attuazione, se non impossibile, ma correrebbe il rischio, senza la smilitarizzazione dell'Arma, di bloccare il processo riformatore di questo Comparto che il Governo vuole attuare per effetto della "valanga" di ricorsi che inevitabilmente pioveranno su una simile decisione».
«Dopo la sentenza della Suprema Corte di Strasburgo, infatti, e secondo la quale anche i militari hanno il diritto di associarsi in sindacato, un'operazione di inglobamento della Forestale nell'Arma dei Carabinieri senza prevedere la sindacalizzazione e la smilitarizzazione della stessa sarebbe un'operazione antistorica e politicamente sbagliata».
«Ecco perché - concludono i leader sindacali -, credendo nel processo riformatore che il Premier vuole attuare, constatato il rischio che lo stesso possa essere bloccato da quanto sinora detto, facciamo appello a Renzi affinché valuti attentamente la possibilità di un transito del Corpo Forestale nella Polizia di Stato in quanto il Dipartimento della P.S. è già casa comune nella quale, sinergicamente, convivono anime diverse che lavorano proficuamente ed efficacemente per la sicurezza del Paese. Se così non sarà oltre alla conflittualità e le conseguenti manifestazioni di dissenso, l'altra certezza che intravediamo, proprio per effetto dei contenziosi che faranno scaturire i ricorsi - ivi compresi quelli del personale il quale beneficia delle piene libertà sindacali - è il naufragare dell'azione riformatrice».