Tu sei qui
Venerdì 15 gennaio, se non interverranno nuovi cambiamenti dell’agenda, la legge delega di riorganizzazione delle Pa arriva al primo importante giro di boa. In Consiglio dei ministri dovrebbe arrivare una decina di provvedimenti attuativi (tra decreti legislativi e regolamenti), atti che quasi in tutti i casi dopo il primo esame dovranno poi passare al vaglio di Consiglio di Stato, Conferenza unificata e incassare i pareri delle commissioni parlamentari competenti prima di vedere la Gazzetta ufficiale.
In questo primo insieme di provvedimenti dovrebbe essere compreso anche il riordino delle Forze di polizia con l’assorbimento della Forestale in un altro corpo (probabilmente nell’arma dei Carabinieri) e il rafforzamento del coordinamento e dell’integrazione tra Corpo delle capitanerie di porto e Marina militare. Che cosa non arriverà in Cdm il 15? Non ci sarà il decreto legislativo di semplificazione della Scia, con la prevista nuova individuazione dei procedimenti oggetto di segnalazione certificata di inizio attività o di silenzio assenso. E non ci saranno il nuovo Testo unico per il pubblico impiego, la riforma della dirigenza pubblica, il riordino delle procedure per i giudizi alla Corte dei conti e il riordino degli enti di ricerca. Non ci saranno, inoltre, i decreti per la riorganizzazione delle amministrazioni centrali sul territorio o per la riorganizzazione della Presidenza del consiglio, dei ministeri, delle Agenzie governative e degli enti pubbici non economici nazionali. Per questo secondo insieme di provvedimenti attuativi si prevedono istruttorie più lunghe, tenendo conto che l’ultima delega scade il 17 febbraio 2017.