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Si è svolta il 20 gennaio a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei Ministri, nel corso della quale sono stati approvati alcuni decreti relativi alla riforma della Pubblica Amministrazione. I forestali transiteranno nell'Arma dei carabinieri.Falsa attestazione della presenza in servizio
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo recante modifiche all’articolo 55-quater del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ai sensi dell’articolo 17, comma 1, lettera s) della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di licenziamento disciplinare. Nello specifico, il decreto interviene sulla disciplina prevista per la fattispecie di illecito disciplinare denominata falsa attestazione della presenza in servizio
Sospensione cautelare senza stipendio e contraddittorio entro 48 ore da quando viene accertata la falsa attestazione della presenza in servizio; e contestuale avvio del procedimento disciplinare, che dovrà concludersi entro 30 giorni. La bozza di Dlgs con il primo giro di vite sul fronte disciplinare coinvolgerà i furbetti del cartellino, cioè chi attesta falsamente la presenza in servizio. La condotta della «falsa attestazione» sul luogo di lavoro rileverà anche davanti alla Corte dei conti, con l'introduzione, ed è una novità, dell'azione di responsabilità «per danno d'immagine» della Pa nei confronti del dipendente assenteista (che se condannato dai magistrati contabili dovrà corrispondere all'erario minimo sei mensilità di stipendio, oltre interessi e spese di giustizia). La attestazione della presenza verrà accertata, dal dirigente o dall'Ufficio procedimenti disciplinari, in caso di flagranza o mediante strumenti di sorveglianza o di registrazione degli accessi. Le nuove norme contro gli “assenteisti” contengono pure una stretta sul dirigente responsabile dell'ufficio del dipendente infedele. Il capo struttura o l'Ufficio procedimenti disciplinari dovranno sospendere immediatamente il “travet” entro 48 ore. Contestualmente dovranno avviare il procedimento disciplinare “accelerato”. Le nuove norme prevedono che la mancata sospensione cautelare e la mancata attivazione del procedimento disciplinare tramite segnalazione all'Upd possono essere causa di licenziamento per lo stesso dirigente. Oggi i dirigenti hanno l'obbligo di attivare un procedimento disciplinare, dopo aver compiuto la valutazione del caso. Se non lo fanno, però, senza motivo fondato e ragionevole, al massimo sono soggetti a una sospensione fino a tre mesi e alla perdita della retribuzione di risultato. Oltre al rischio licenziamento, la bozza di Dlgs definisce l'inerzia del capo struttura espressamente come «omissione di atti di ufficio», richiamando una fattispecie penale.
Razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale dello Stato.
Mantenimento della sede e della retribuzione, in caso di ok all'entrata nell'Arma: era questa l'ipotesi normativa più accreditata nella definizione del testo entrato a palazzo Chigi sul riordino delle forze di polizia. Una sorta di incentivo per frenare gli eventuali no di chi, tra i 7mila appartenenti al Corpo forestale, non voglia indossare la divisa della Benemerita. Non si può escludere che il testo alla fine preveda la messa in mobilità per i dipendenti che non accettano. Il decreto, poi, sancisce per legge le specialità - già esistenti - di Polizia di Stato e Arma. E, soprattutto, prevede una nuova dislocazione delle forze dell'ordine sul territorio secondo il criterio, di massima, di assegnare i poliziotti nei capoluoghi e i carabinieri in provincia. Ciò però non significa che l'Arma abbandonerà del tutto le città principali. Si profila anche una razionalizione dei centri di spesa, in modo da riunificare gli oneri per la manutenzione dei veicoli, la logistica, l'equipaggiamento e le mense.
Un Pin unico per ottenere servizi e comunicazioni
Ogni italiano avrà il proprio “domicilio digitale”, un recapito elettronico per gestire, come cittadino o come impresa, comunicazioni e servizi della pubblica amministrazione. Il nuovo strumento consentirà gradualmente l'accesso a qualunque servizio on line con un solo Pin universalmente accettato da tutti; l'autenticazione avverrà infatti tramite il «Sistema pubblico per la gestione dell'identità digitale» (Spid»). L'obiettivo è mettere nelle mani di cittaddini e aziende uno strumento agevole (superando anche la Pec) che nel tempo mandi in pensione la tradizionale cassetta postale. Tramite Spid si potrà accedere anche al wi fi ad accesso libero prevedendo che la porzione di banda non utilizzata dagli uffici pubblici sia messa a disposizione degli utenti. Il nuovo sistema costringerà a rivedere per l'ennesima volta la carta di identità elettronica: accantonato il progetto di fonderla con la tessera sanitaria, il nuovo documento di riconoscimento si interfaccerà, invece, con Spid.
Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione pubblica e trasparenza
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo recante la revisione e la semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione pubblica e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 ai sensi dell’articolo 7, della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione della amministrazioni pubbliche. Nello specifico è reso strutturale il sito soldi pubblici che ha consentito nell’ultimo anno di scalare di otto posizioni il ranking mondiale sulla trasparenza. Si introduce l’obbligo di pubblicare in forma aggregata e disaggregata l’ammontare complessivo delle retribuzioni dei dirigenti della Pubblica amministrazione. Ogni singola amministrazione sarà obbligata ad indicare in modo chiaro le spese complessive e, in dettaglio, le retribuzioni dei dirigenti. Si prevede l’accesso dei cittadini a tutti i dati in possesso dell’amministrazione. L’accesso ai dati è gratuito e la richiesta andrà soddisfatta in 30 giorni.