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Nella seduta del Consiglio dei Ministri del 26 febbraio 2016 u.s. il Governo ha approvato lo schema di decreto legislativo correttivo dei d.lgs. n. 7 e n. 8 del 2014 discendenti dalla legge n. 244 del 2012.
Tra le modifiche più interessanti vi è quella prevista dall’articolo 10 secondo periodo che anticipa al 2017 la destinazione di parte dei risparmi derivati dalla legge n. 244 sul Fondo Efficienza delle Forze Armate (esclusi i Carabinieri) e ne aumenta la percentuale sino al 10%.
“ART. 2209-octies. Disposizioni transitorie per la destinazione di quota parte dei risparmi derivanti dalla progressiva riduzione del personale militare - 1. A decorrere dall'anno 2017, quota parte dei risparmi derivanti dalla progressiva riduzione del personale militare, accertati secondo quanto previsto dall'articolo 4, comma 1, lettera d), della legge 31 dicembre 2012, n. 244, è destinata ad alimentare il fondo per l'efficienza dei servizi istituzionali dell'Esercito italiano, della Marina militare e dell'Aeronautica militare, in misura non inferiore al (2) 4 per cento e non superiore al (5) 10 per cento, informato il Consiglio centrale della rappresentanza militare.”
Si tratta di una scelta lungimirante, che consentirà alle tre Forze Armate tradizionali (Carabinieri esclusi) di utilizzare una discreta quota di risparmi ottenuti dalla riduzione degli organici per premiare e remunerare il personale che rimane in servizio.
Sembra che alla Difesa non interessi più di tanto il riordino delle carriere (anzi) e comunque, nell’eventualità in cui la sicurezza lo andasse a realizzare, si è già assicurata la possibilità di utilizzare un’ulteriore quota di risparmi per riequilibrare la situazione (art. 7 comma 4bis del d.l. n. 185 del 2015).
Ciò a dimostrazione che se punti su strumenti spendibili (FESI) utilizzanto argomenti moderni e concincenti (meno personale, più produttivo), forse qualche quattrino lo ottieni pure.
Gianluca Taccalozzi Delegato Co.Ce.R. Guardia di Finanza.