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"Ciclicamente ritorna alla ribalta la questione degli utenticonsideratisine titulo della difesa, con tanto di ondata mediatica diffamatoria che tende ad accostare questi lavoratori della difesa - a cui è stata riconosciuta la conduzione di alloggi ma che con il tempo il valzer di norme mutate e confusionarie hanno poi rimodulato lo status - ai beneficiari di affittopoli, gettando fango su una problema che coinvolge ben altri scenari e che merita rispetto ed attenzlone da parte delle istituzioni e del mondo dell'informazione". Lo ha dichiarato Aldo Di Biagio senatore di Ap a margine di un incontro avuto al Senato con una delegazione di rappresentati di Casadiritto in rappresentanza degli utenti c.d. sine titulo della difesa. "Sicuramente le determinazioni a cui è giunta la relazione della Corte dei Conti concernente "gli alloggi di servizio del Ministero della Difesa" dello scorso ottobre hanno riacceso il dibattito in materia, prestando il fianco a facili e comode generalizzazioni tendenti ad inquadrare la categoria dei suddetti utenti come "abusivi". "Malgrado I'allarme che qualcuno ha voluto lanciare, - continua - vale la pena segnalare che - invece - risulta che il numero degli utenti c.d. sine titulo, nel corso degli ultimi anni sia addirittura diminuito, e che di contro il numero degli alloggi vuoti/tiberi sia incrementato. Emerge in maniera palese che qualsiasi ragionamento ai fini delle revisione delle modalità gestionali del patrimonio abitativo debba riguardare in maniera prioritaria proprio quest'ultimo versante, su cui la stessa Corte sembra aver dato un risalto maggiore". "Circa poi il modus di gestione dei suddetti utenti, alla luce di quanto previsto dalla Delibera detla Corte dei Conti in ragione del coinvolgimento di Difesa Servizi Spa, - sottolinea - sarà mia premura adoperarmi nelle opportune sedi al fine di una salvaguardia delle tutele delle garanzie di cui ai decreti ministeriali finora emanati e al fine di rivedere in termini di sostenibilità e di rispondenza alle dinamiche di mercato, quei canoni al momento, ingiustificatamente, ancora insostenibili". Di Biagio conclude: "ln un momento storico in cui alle difficoltà di una porzione ampia della società civile si contrappongono le coste e gli illeciti, segnatamente sul versante immobiliare, di pochi ritengo sia doveroso e prioritario operare i giusti distinguo affinché una categoria meritoria ed onesta non venga trascinata nel calderone della facile demagogia particolarmente di moda in questi ultimi tempi".
Sen. Aldo Di Biagio