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Il Ministero della Difesa ha sottoscritto una convenzione con Banca Nazionale del Lavoro per l’erogazione del TFS a tasso agevolato a chi ha maturato il diritto alla pensione ma è ancora in servizio. Analoga convenzione è stata siglata con l’Associazione Nazionale Magistrati. Si tratta fondamentalmente di un paradosso generato negli ultimi anni dai continui ritocchi al TFS che hanno previsto la posticipazione della corresponsione dell’indennità di buonuscita differendola anche di svariati mesi dalla data del congedo. Con tale convenzione, in “soldoni”, viene anticipato (ovviamente con i dovuti interessi) quanto, di fatto, spetterebbe di diritto al militare o poliziotto collocato in congedo.
L’anticipazione del trattamento di fine rapporto è un finanziamento a tasso variabile a breve o medio lungo termine con cessione pro solvendo del TFS maturato, destinato a dipendenti pubblici (Dipendenti Ministero dell’Interno, Magistratura, Arma dei carabinieri) in quiescenza . L’importo massimo anticipabile (erogato in un’unica soluzione) viene determinato dal «prospetto di liquidazione» certificato dall’Ente Pensionistico.
La parte finanziata potrà ricostituire con versamenti parziali, la relativa disponibilità nel periodo di durata contrattuale e il saldo finale dovrà essere rimborsato alla scadenza in un’unica soluzione.
Il Prodotto è dedicato all’Anticipazione del Trattamento Fine Servizio (TFS) per:
- Supportare i dipendenti pubblici che hanno maturato il diritto alla pensione
- Intervenire tempestivamente rispetto ai tempi dl liquidazione dell’Ente Pensionistico e sulla base dei termini di pagamento diversificati in base alla data di quiescenza
- Per avviare la richiesta dell’anticipo è necessario il «Prospetto di liquidazione» INPDAP/INPS dal quale vengono determinati importo massimo e durata massima
- L’anticipazione del TFS richiesto alla Banca può essere parziale o totale
- E’ prevista la cessione alla Banca dei crediti «anticipati» e già maturati nei confronti dell’lNPS/INPDAP
- La contrattualizzazione prevede Atto pubblico o scrittura privata autenticata
- La restituzione del credito anticipato avviene mediante pagamento, da parte dell’Ente, delle somme anticipate direttamente alla Banca
- L’erogazione può avvenire in una o piu’ soluzioni, in linea con la richiesta del dipendente, su un C/C ordinario del dipendente stesso
- L’importo massimo anticipabile (per ogni tranche o nel totale complessivo ) viene determinato dal «prospetto di liquidazione» certificato dall’Ente Pensionistico . (Fonte Infodifesa)