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Durante l’incontro con lo Stato Maggiore Difesa i Delegati del Co.Ce.R. Categoria D hanno, con “ rammarico e indignazione ”, abbandonato il tavolo di confronto in cui si illustrava un Riordino dei Ruoli dimostratosi “ sordo” alle richieste di quelle donne e uomini in divisa che, per qualità e condizione d’impiego, chiedeva pari dignità all’interno del Comparto Difesa/Sicurezza.Comunicato
Nella giornata del 15 novembre 2016 si è assistito, con “ sconcerto ”, ad una delle pagine più nere di sempre per oltre 80.000 Graduati e Militari di Truppa di Esercito, Marina e Aeronautica esclusi da un “ Riordino dei Ruoli ” che parrebbe tarato solo per il Ruolo Ufficiali e Sottufficiali.
Durante l’incontro con lo Stato Maggiore Difesa i Delegati del Co.Ce.R. Categoria D hanno, con “ rammarico e indignazione ”, abbandonato il tavolo di confronto in cui si illustrava un Riordino dei Ruoli dimostratosi “ sordo” alle richieste di quelle donne e uomini in divisa che, per qualità e condizione d’impiego, chiedeva pari dignità all’interno del Comparto Difesa/Sicurezza.
Il tanto sbandierato “ Poker d’Assi ” di fatto si è rivelato un “ bluff ”, in quanto, le risorse messe a disposizione per il personale Militare, esigue e gestite in malo modo, non garantiscono neanche l’attuale incremento stipendiale avuto grazie agli 80 Euro del Bonus Sicurezza. Il Personale, ove venisse approvato questo Riordino, si vedrà corrisposto una busta paga economicamente inferiore rispetto a quella attuale.
Ci appelliamo, quindi, alla Ministra della Difesa Roberta PINOTTI, la quale pubblicamente ha dichiarato che:“ il Riordino è un segno importante per chi decide e giura di essere fedele alla Patria e di fare il massimo per questa, ed è responsabilità della politica riconoscere una tranquillità di vita al personale militare”, affinché, con un Suo Autorevole intervento nei confronti sia del Governo che dei Vertici Militari della Difesa, possa dare concretezza al suo pensiero, soddisfare le aspettative professionali ed economiche del personale più debole e non diventare complice di un Riordino che di fatto mortifica l’intera Categoria rappresentata.
I Rappresentanti della Categoria auspicano che tale provvedimento, già definito un mero “ contentino ”, possa mutare e soddisfare le reali aspettative dei servitori dello Stato.