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In merito ad un recente articolo di stampa che vorrebbe i militari schierati per il NO sul referendum poiché delusi dal riordino, quali delegati del Cocer Comparto Difesa prendiamo le distanze da un simile sillogismo.
I militari attendono il riordino delle carriere da oltre vent’anni ed oggi vedono finalmente uno spiraglio con il quale affrontare e risolvere le loro numerose problematiche funzionali che porterebbero indubbiamente a delle migliorie. Usare il malcontento di alcuni e generalizzare sulla contrarietà alla riforma costituzionale è strumentale e rappresenta un pessimo modo di fare giornalismo.
Per tale motivo ci dissociamo da tutte quelle affermazioni che appaiono infondate e che si inseriscono in un dibattito politico sulla riforma Costituzionale molto acceso su cui i militari, quali appartenenti ad una Istituzione dello Stato, devono esserne lasciati fuori pur nella consapevolezza che anche loro, come singoli cittadini italiani, voteranno secondo libera coscienza.
Lo dichiarano i delegati del Cocer Comparto Difesa, Categoria C.