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"L'accordo raggiunto col governo, grazie al fondamentale impegno della Cgil, per il rinnovo del contratto del pubblico impiego e' un buon punto di partenza. Per quel che riguarda, nello specifico, i lavoratori in divisa, risultano appostati 250 milioni per il 2017 che diventerebbero
390 nel 2018 destinati al riordino interno delle carriere, oltre a 480 milioni per il bonus di 80 euro. A tutto questo si aggiungono 85 euro lordi di aumento a regime". Lo afferma
Daniele Tissone, segretario generale del sindacato di polizia Silp Cgil. "Si e' pertanto intrapresa la strada giusta, quella dei contratti, - dice Tissone -, portiamo a casa un risultato non
negativo per gli appartenenti alle forze dell'ordine. Molto resta, comunque, ancora da fare. A partire dalla stabilizzazione del bonus di 80 euro che cercheremo di rendere strutturale e
pensionabile gia' nel 2017". (ANSA).
Riparte la Stagione dei Rinnovi Contrattuali
È di ieri l’attesa firma dell’accordo sindacale quadro tra Governo e Cgil, Cisl e Uil per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego, triennio 2016/2018. Sul piatto da quanto emerge dalla lettura del testo sottoscritto e dalle fonti giornalistiche, oltre alle rinnovate modalità delle relazioni sindacali, un aumento stipendiale di 85 euro. Inoltre, nelle more dell’accordo spuntano forme d’incentivi legati alla presenza, specie per il secondo livello contrattuale (produttività) e il sostegno alla graduale introduzione del welfare contrattuale anche per il pubblico impiego. L’obiettivo minimo fissato dalle parti per i prossimi incrementi salariali dei pubblici dipendenti è di 85 euro medi e strutturali. Inoltre come noto, per le sole forze dell’ordine è prevista una misura aggiuntiva finalizzata al finanziamento della delega per il riordino delle carriere e la proroga degli 80 euro defiscalizzati anche per il 2017. In sintesi, il Governo con i Sindacati si è impegnato formalmente a finanziare 5 mld di euro per il triennio 2016-2018 per il rinnovo dei contratti, necessario quindi, aspettare l’esito dell’esame della legge di bilancio 2017 da parte del Senato della Repubblica. L’accordo è oggettivamente un cambio di passo nei rapporti con il sindacato confederale e le rispettive categorie del pubblico impiego e del comparto della sicurezza. Dopo sette anni di blocco contrattuale saranno anche corrette le norme introdotte dalla legge Brunetta, ridando in questo modo nuova luce e forza alla contrattazione, al negoziato e al ruolo del sindacato che, comunque, ha la necessità ineludibile di rinnovarsi, se non vuole affievolire le importanti conquiste fatte dal mondo del lavoro negli ultimi cento anni. L’accordo ripristina il sistema delle relazioni sindacali fondate sulla partecipazione dei lavoratori e dei sindacati all'organizzazione del lavoro, superando così la pratica degli atti di parte. E’ il caso di precisare che le linee guida dell’accordo, nel fare riferimento esplicito all’aumento medio contrattuale di 85 euro mensili strutturali per il triennio 2016-2018, hanno sigillato la garanzia che gli incrementi contrattuali non debbano incidere sulla proroga del bonus degli 80 euro. Sui tempi dell’apertura dei tavoli negoziali, il Ministro Madia ha precisato che dopo le verifiche di rito, sarà emanato l'atto d’indirizzo che darà avvio alle trattative per i rinnovi contrattuali di categoria di ogni singolo comparto della PA, compresi quelli della Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico. Il SIAP ritiene che l’accordo sottoscritto è un importante risultato che premia l’attività sindacale costruttiva e propositiva, scevra da riserve ideologiche, che sa guardare esclusivamente agli interessi dei propri iscritti. L’accordo dei Sindacati con il Governo Renzi ci fa lasciare alle spalle la buia stagione della politica che ha demonizzato, attraverso una legislazione “punitiva” il lavoro dei pubblici dipendenti di cui le forze di polizia fanno parte.
Giuseppe TIANI (segr. gen. Siap)