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L’Inail, con circolare del 15 marzo, recepisce l’estensione del diritto alla “una tantum” di 5.600 euro agli eredi dei malati di mesotelioma non professionale, deceduti nel 2016, a prescindere dal fatto che il deceduto abbia o no esercitato in vita il relativo diritto, così come peraltro era già previsto per i superstiti dei deceduti nel corso del 2015 . La novità è contenuta nel decreto, cosiddetto milleproroghe. Per inoltrare le domande c’è tempo fino al 31 marzo. La somma una tantum è da intendersi da ripartire tra gli aventi diritto.
L’Inca ricorda che, in un primo momento, la legge istitutiva del Fondo (finanziaria 2008 ) prevedeva che la richiesta della prestazione potesse essere inoltrata solo dal titolare del diritto e, quindi, da chi risultava affetto da mesotelioma riconducibile a esposizione familiare o ambientale, che si è verificata sul territorio nazionale. Successivamente, però, la legge di stabilità 2016 è intervenuta per estendere tale opportunità agli eredi dei malati di mesotelioma non professionale, deceduti nel 2015, a prescindere dal fatto che il relativo diritto fosse stato esercitato in vita.
La legge di bilancio 2017 ha omesso di ribadire lo stesso meccanismo anche per l'anno in corso, relativamente agli eredi deceduti nel 2016. Quindi, in base a quanto previsto anche dal decreto milleproroghe, gli eredi di tutti i soggetti deceduti per mesotelioma non professionale sia nel 2015 che nel 2016 possono accedere autonomamente alla prestazione una tantum. Una interpretazione che trova conferma anche nelle indicazioni di Inail, contenute nella circolare, laddove precisa che non sempre “l’avente diritto è nelle condizioni di procedere in tempi certi all’inoltro della richiesta, considerata la natura della patologia; e quindi, la mancata presentazione della domanda “non implica di per sé una rinuncia al diritto”.
Alla domanda (da inoltrare alla sede Inail competente per domicilio, anche tramite raccomandata a/r), la persona interessata deve allegare il certificato medico contenente l’indicazione della data della prima diagnosi di mesotelioma, ai fini della valutazione della compatibilità dei periodi di esposizione familiare o ambientale all’amianto con l’insorgenza della patologia.
Per qualsiasi altro chiarimento e inoltrare le richieste ci si può rivolgere alle sedi territoriali di Inca.