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Cambia la durata degli incarichi di vertice nelle forze armate. Lo stabilisce il decreto fiscale approvato nell'ultimo Consiglio dei ministri.
Il tetto massimo, ben preciso, diventa di tre anni non rinnovabili. Non più due anni, più eventuale proroga. Il provvedimento, dicono da Palazzo Chigi, punta a rendere più omogenee e sicure le scadenze tra i vertici militari, eliminando la precarietà. Tra i «numeri uno» della Difesa che non beneficeranno della nuova norma, ci sono il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette (nella foto), indagato per favoreggiamento nell'inchiesta Consip, e il capo di stato maggiore dell'Esercito Danilo Errico. I due militari termineranno il loro incarico, rispettivamente, a metà gennaio e a fine febbraio del 2018, raggiungendo così i due anni di mandato prorogati di un terzo. Ci saranno orizzonti temporali più ampi, invece, per il Comandante generale della Guardia di Finanza Giorgio Toschi, il capo di stato maggiore della Marina militare Valter Girardelli e per il capo di stato maggiore dell'Aeronautica militare Enzo Vecciarelli. Entrambi, alla luce della nuova norma, avranno un incarico più lungo.