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"Il riconoscimento dei diritti sindacali dovrà trovare completa definizione nella normativa nazionale che dovrà essere elaborata e approvata nella sua sede naturale cioè il Parlamento: tale normativa dovrà tenere conto della specificità dei militari e dei principi costituzionali della difesa della Patria che impongono limitazioni e modalità attuative peculiari per l'esercizio dei diritti sindacali". E' quanto afferma il ministro della Difesa Elisabetta Trenta, durante l'audizione sulle linee programmatiche del suo dicastero davanti alle commissioni Difesa della Camera e del Senato. Trenta ricorda che "relativamente all'esercizio della libertà sindacale del personale delle forze armate e dei corpi di polizia a ordinamento militare, la recente sentenza della Corte Costituzionale ha finalmente riconosciuto ai militari il diritto a costituire associazioni professionali a carattere sindacale alle condizioni e con i limiti fissati dalla legge. Questa sentenza - sottolinea il ministro della Difesa - colma il gap che si era venuto a creare in questi anni tra i militari italiani e quelli appartenenti agli altri Stati europei".