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Tissone, chiediamo al governo di convocarci al tavolo della funzione pubblica
Nel testo del documento di economia e finanza trasmesso dal governo alle Camere non v'e' traccia di risorse utili ad affrontare l'ormai prossima scadenza contrattuale per gli oltre 470 mila operatori del comparto sicurezza e difesa". Ad affermarlo e' il segretario del Silp Cgil, Daniele Tissone, che chiede al governo di "convocarci al tavolo della funzione pubblica per un confronto che andra' esteso anche agli aspetti normativi dello scorso contratto la cui discussione e' ferma ormai da tempo". "Destinare le risorse necessarie per le migliaia di donne e di uomini in divisa dovrebbe costituire una priorita' per questo governo che, a parole, ha sempre manifestato attenzione e vicinanza per tale comparto - continua Tissone -. In tal senso l'annuncio di nuove assunzioni va nella direzione da noi auspicata che e' quella di alleggerire il carico di lavoro di operatori che hanno l'eta' media anagrafica piu' alta d'Europa ma non sfugge a nessuno che, in tema di riordino dei ruoli e di assunzioni, l'attuale compagine governativa non stia facendo altro che proseguire con la politica intrapresa dal passato esecutivo senza aggiungervi niente di piu' o di nuovo se non ripristinare un turn-over ridotto al 50% da un governo di centro destra. Alle forze dell'ordine restano cosi' al momento, oltre che i problemi, i tanti proclami nonche' le molte pacche sulla spalle che possono anche far piacere ma che sono ben altra cosa rispetto alle necessita' di chi veste una divisa".