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Con la presentazione della manovra e la conversione del d.l. sicurezza in Parlamento, si iniziano a chiarire le intenzioni del governo sul comparto sicurezza e difesa.
Capitolo contratto.
Per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego (settore Stato) la manovra stanzia (in milioni di euro): 1.100 (di cui 140 residuali dal 2018) nel 2019, 1.425 nel 2020 e 1.775 a decorrere dal 2021. Con queste cifre, l’incremento medio ottenibile è pari all’1,3% (31 euro lordi) nel 2019, all’1,65% (40 euro lordi) nel 2020 e all’1,95% (47 euro lordi) a decorrere dal 2021.
Si tratta di incrementi del tutto in linea con l’indice IPCA stimato dall’ISTAT a maggio 2018 e confermato nella nota di aggiornamento al DEF pari al 1,4% annuo. In pratica, il dovuto e forse meno di quello che ci attendeva dopo gli annunci della campagna elettorale.
Solo per dare un idea, il contratto firmato la scorsa primavera ha garantito a regime incrementi pari al 3,48% (i famosi 85 euro lordi).
Con queste stesse risorse va inoltre anticipato (ed inevitabilmente consolidato) il c.d. “elemento perequativo” della retribuzione per il personale del pubblico impiego - escluso il comparto sicurezza, difesa e soccorso - (circa 250 milioni l’anno), mentre altri 210 milioni di euro potranno essere utilizzati per “anticipare il trattamento accessorio “operativo” del comparto sicurezza, difesa e soccorso.
La manovra, infine, azzera i residui del contratto 2016-2018 (circa 140 milioni di euro) e con essi ogni possibilità di coda contrattuale.
Capitolo riordino.
La manovra stanzia 70 milioni di euro l’anno a decorrere dal 2020 per i correttivi al riordino delle carriere del comparto sicurezza, difesa e soccorso. Risorse che si sommano a quelle già disponibili (circa 20 milioni di euro l’anno).
In Commissione Bilancio del Senato, in sede di conversione del d.l. sicurezza, è stato approvato un emendamento che prevede la delega al Governo per correggere i decreti di riordino entro il 30 settembre 2019.
Sotto questo versante le notizie sono più confortanti, adesso ci sono più risorse è c’è (meglio ci sarà a breve) una delega con tempi precisi.
Capitolo turn-over.
La manovra stanzia le risorse utili a completare il piano quinquennale di ripianamento degli organici delle Forze di Polizia già finanziato al 50% dalla legge di Bilancio 2018. Si prevedono in questo senso ulteriori 6.150 assunzioni nei prossimi 5 anni, rispetto a quelle già previste e finanziate. Per la Guardia di Finanza sono 1.133 assunzioni in più, rispetto alle 3.823 già previste a legislazione vigente.
Gianluca Taccalozzi
Ficiesse.it