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Il Ministro della Difesa ha presentato al Parlamento lo stato di previsione della spesa, per l’anno finanziario 2020 e per il triennio 2020‐2022, approvato con la Legge di Bilancio 2020. Oltre al quadro finanziario di riferimento, il D.P.P. fornisce un aggiornamento sulle attivita che vedono impegnata la Difesa, in chiave tanto previsionale quanto consuntiva.
“Nel piu ampio quadro del processo di modernizzazione e rinnovamento del comparto, si legge nella pemessa al documento, ruolo centrale sarà rivestito dalle politiche per il personale, civile e militare. In tale contesto, continua il documento, il primo obiettivo da conseguire è l’analisi delle consistenze organiche. Il quadro di riferimento e infatti decisamente mutato rispetto al 2012, quando venne varata la legge 244 in materia di revisione delle dimensioni strutturali e organiche dello Strumento Militare. La riduzione del personale, sin qui operata, impatta oggi prevalentemente proprio sulle capacita operative delle Forze Armate, determinando sensibili criticita e un progressivo invecchiamento del personale, militare e civile, quest’ultimo maggiormente penalizzato anche per effetto del blocco del turn over. E’ in corso pertanto una riflessione generale sulla legge che, pur preservandone l’impianto, la aggiorni alla luce del mutato contesto geostrategico e delle attuali esigenze delle Forze Armate, in termini qualitativi e quantitativi, individuando contestualmente le necessarie coperture finanziarie.
Oltre ai temi già evocati del superamento dei limiti numerici e delle tempistiche imposte dalla Legge 244/2012, del fenomeno dell’invecchiamento del personale e della necessita di introdurre un piu efficace sistema di reclutamento dei volontari in ferma prefissata e per la loro stabilizzazione/reimmissione nel mondo produttivo, il recente utilizzo dello Strumento militare nel quadro dell’emergenza COVID‐19 ha inoltre evidenziato la necessita di dare consistenza alla specificità militare e agli elementi che la caratterizzano, in tema di doveri verso la collettivita e di collegati diritti del personale, ricomprendendovi anche una riflessione sul ruolo del personale civile della Difesa, a partire da quello
impiegato nelle realta produttive. Infine, a fronte del progressivo invecchiamento del personale civile e militare della Difesa, oltre allo sblocco del turn over, resta centrale procedere a nuove assunzioni, nel comparto Sicurezza e nelle aree operativa e tecnico‐industriale, anche valorizzando le capacita occupazionali offerte da arsenali, stabilimenti, poli di mantenimento ed enti militari a carattere industriale, che devono diventare un’opportunita di sviluppo per il territorio, in sinergia con le istituzioni
locali e le imprese. (Da Pag. 138 del documento).