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Le commissioni congiunte Difesa e Giustizia hanno adottato la proposta di legge sulla definizione del reato militare come testo base su cui procedere nella modifica del Codice Militare di pace”. Lo rende noto in una dichiarazione Giovanni Luca Aresta, deputato e capogruppo del M5S in commissione Difesa.
“La proposta di legge di riforma - prosegue il parlamentare - oltre a estendere l’ambito della giurisdizione militare, modifica alcune fattispecie e ridefinisce le conseguenze penali del reato di peculato militare e non solo. L’obiettivo è rendere chiaro quando deve intervenire la magistratura ordinaria e quando invece è competente quella militare. Il disagio che affligge da tempo la Magistratura militare nasce, fondamentalmente, dalla sottoutilizzazione di un Corpo magistratuale altamente qualificato e specializzato. Da lunghi anni si attende l’intervento del legislatore che passi attraverso la ridefinizione delle competenze, valorizzandone e promuovendone le professionalità.”
“La Giustizia militare deve essere conservata quale ordine autonomo - conclude Aresta - con una giurisdizione ridefinita a tutti i reati commessi da militari o che coinvolgono interessi e beni specificamente militari. Il nostro intendimento è quello di muoversi nella cornice dettata dall’articolo 103 della Costituzione, preservando la giurisdizione speciale militare di cui viene tuttavia profondamente ridisegnata la competenza”.