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Il Ministro dell’Economia e delle Finanze ha convocato il sindacato lavoratori finanzieri (SILF), Il prossimo 29 novembre.Un incontro in cui si avrà l’opportunità di capire qualcosa in più in merito ai provvedimenti che potranno interessare i finanzieri nel prossimo futuro e soprattutto sulle risorse.
Contratto: con il DDL bilancio appena presentato in Parlamento, le risorse per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego risultano essere le seguenti (tra parentesi il relativo impiego già definito o da definire):
per il 2023: 0,31 miliardi di euro (finanziamento “I.V.C. ordinaria”) + 1,5 miliardi (finanziamento indennità “Una Tantum 2023”);
per il 2024: 0.5 miliardi di euro (finanziamento “I.V.C. ordinaria”) + 2 miliardi di euro (anticipo “I.V.C. 2024 *6.7”) + 1 miliardo di euro da destinare al rinnovo contrattuale;
a decorrere dal 2025: 5 miliardi di euro da destinare al rinnovo contrattuale.
Di fatto, per i rinnovi contrattuali si potrà contare su 1 miliardo di euro per il 2024 e su 5 miliardi a decorrere dal 2025. Le risorse 2023 (per intero) e 2024 (in larga parte) sono già state spese/impegnate e al momento del rinnovo saranno già state percepite dal personale sotto forma “I.V.C. ordinaria”, “Una Tantum 2023” e “I.V.C. straordinaria*6.7”.
Ciò premesso, le risorse stanziate sono sì superiori in termini assoluti rispetto a quelle stanziate per il precedente rinnovo 2019-2021, ma sono miseramente inferiori se si considera l’inflazione del periodo di riferimento.
Ora, nessuno pensava che il Governo potesse appostare risorse idonee a compensare per intero la perdita del potere d’acquisto dovuta all’inflazione, ma da qui, ai toni trionfalistici che leggiamo in queste ore ce ne passa!
Peraltro, anche la mossa di accorpare in un’unica soluzione a dicembre l’intera I.V.C. del 2024, appare più propagandistica che realmente utile.
Apprendiamo infine che il Governo ha approvato due Disegni di Legge da presentare al Parlamento in materia di sicurezze e difesa. Ovviamente, non conoscendo il contenuto, non ci soffermiamo sul merito degli stessi, ci limitiamo a constatare che, come si evince dal comunicato stampa del Consiglio dei Ministri, il Governo si impegna ad istituire un fondo “specificità” di 100 milioni di euro a decorrere dal 2024 per finanziare: la previdenza complementare, un’assicurazione per danni verso terzi cagionati in servizio e la misura dell’indennità di straordinario.
Rimane da capire se i 100 milioni di euro del fondo “specificità” saranno tratti dalle risorse contrattuali o sono extra. Un particolare che fa la differenza.