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Il Tar del Friuli Venezia Giulia ha ordinato alla Difesa di risarcire due militari colpiti da tumore dopo il servizio nell'ex Jugoslavia. Uno di loro aveva nel sangue una quantità di uranio impoverito 5mila volte superiore ai limiti.

Nuova pronuncia del Tar del Friuli Venezia Giulia sull’uranio impoverito. Il giudice amministrativo ha accolto i ricorsi presentati da due militari colpiti da tumore dopo il aver operato nell’ex Jugoslavia: Il ministero della Difesa dovrà corrispondere loro un indennizzo per motivi di servizio.

Le due battaglie legali, per molti aspetti sovrapponibili, riguardano le vicende di un tenente colonnello e di un luogotenente dell’esercito, entrambi colpiti da importanti neoplasie causate da metalli pesanti. I due graduati avevano chiesto il riconoscimento della causa di servizio, richiesta respinta dal comitato di verifica. Nel primo caso sostenendo che l’ufficiale lavorava soprattutto su aerei e che non era entrato a contatto con metalli pesanti. Nel secondo che il tumore era dovuto, tra l’altro, a fattori genetici e al fumo di sigaretta.

Tesi che non hanno convinto i giudici. Gli esami del sangue hanno dimostrato che entrambi i militari avevano in corpo una notevole quantità di metalli pesanti. Nel caso dell’ufficiale, la presenza di uranio impoverito era addirittura 5mila volte superiore ai limiti. Il luogotenente, poi, non era nemmeno un fumatore. Il giudice, quindi, ha accertato la causa di servizio per le neoplasie e ordinato alla Difesa di risarcire i militari.

 

https://www.telefriuli.it/cronaca/uranio-impoverito-il-ministero-della-d...

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