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Archivio Mensile delle news
"Oggi, dopo dieci anni dall'entrata in vigore della legge sull'affidamento condiviso, molti passi sono stati fatti verso l’affermazione del principio della bigenitorialità, grazie alle lotte delle associazioni di genitori separati presenti in tutte le regioni, ma anche semplici cittadini, di operatori del diritto e servizi sociali illuminati". Esordisce così il presidente pro-tempore Mauro Lami dell'associazione "Papà separati" della sezione Liguria in una nota in cui annuncia un convegno che si terrà alla Spezia il 16 ottobre nei locali dell'ex tribunale militare. Una città dove sono aumentati i padri che chiedono un appoggio per far valere i propri diritti in una giurisdizione difficilissima, con sensibilità particolari.
Il capo di Stato maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Danilo Errico, è stato ascoltato dalla IV Commissione Difesa della Camera dei deputati per illustrare le linee programmatiche della Forza Armata a pochi mesi dal suo insediamento. L'audizione, è servita a presentare alla Commissione alcuni approfondimenti su tematiche quali l'operatività (intesa come capacità espresse e attualmente assicurate dall’Esercito in attività operative), la razionalizzazione della struttura organizzativa (con particolare riguardo al processo di revisione della Forza armata), la modernizzazione dei mezzi e dei sistemi d'arma, l'addestramento e la simulazione, la situazione del personale e le possibili linee evolutive per il reclutamento e trattenimento in servizio.
Cultura machista e rifiuto delle terapie psicologiche causa dell’aumento di stress. Lo racconta un libro scritto da un medico della polizia e da un criminologo.
Durante la puntata del 12 ottobre 2015 del programma televisivo “Le Iene” è stato trasmesso un servizio relativo ad un fatto giudiziario dell’anno 2010 che coinvolge alcuni poliziotti cesenati. Senza entrare nel merito del caso specifico, peraltro quasi del tutto chiarito dalla magistratura con una archiviazione, si deve però annotare l’ennesimo attacco alle forze di polizia ed alle istituzioni, attraverso la rappresentazione eclatante e suggestiva di versioni unilaterali e di comodo, inerenti alcuni fatti di cronaca.
Approvato in Cdm il decreto di rifinanziamento: l'extra è stato coperto tramite un prelievo dal “fondo di riserva” del Ministero dell’Economia e delle Finanze. 372mila euro serviranno “per l’invio in missione in Libia di esperti per fornire assistenza alle autorità libiche e sostenere il processo di stabilizzazione del Paese”
Fermo restando il diritto al recupero, qualora la prestazione lavorativa resa nei giorni destinati al riposo settimanale o nei giorni festivi infrasettimanali concorra, su base settimanale, al superamento delle 36 ore, spetta al personale sia l’indennità di 5 € (successivamente aumentata ad 8 €) per l’attività giornaliera prestata, sia il compenso straordinario per tutte le ore eccedenti, su base settimanale, le 36 ore
Le Sedi INPS dovranno riliquidare la buonuscita dei militari richiamati in servizio dal congedo e cessati dal richiamo, valutando il periodo di servizio in questione, prendendo a base di calcolo della suddetta prestazione di fine servizi il trattamento economico che l’interessato avrebbe maturato in attività di servizio e non quello effettivamente percepito. Con messaggio n. 6292 del 12/10/2015 l’INPS avvisa le sedi di accertare che la quota di contributo “Opera di Previdenza” del 9,60%, sia stato regolarmente versato.
Nella pubblica amministrazione, affinché possano essere pagate le ferie non godute dai dipendenti è necessario che il mancato godimento sia derivato da cause di servizio o da forza maggiore.
Tale principio è stato sancito recentemente dalla seconda sezione civile del Tribunale di Genova, la quale, nello sposare un orientamento diffuso in cassazione, ha ritenuto che in assenza dei due predetti presupposti, il solo mancato godimento delle ferie non dà diritto al dipendente pubblico al ristoro economico.
Nel mese di luglio l’Inps ha avviato definitivamente l’iniziativa di controllo della posizione assicurativa dei dipendenti pubblici, inviando le prime 200mila comunicazioni ai lavoratori del pubblico impiego appartenenti ai due comparti dello Stato e degli Enti pubblici. Nel corso del mese di settembre sono state inviate altre 300mila informative ed entro l’anno 2016 saranno raggiunti tutti i 3 milioni di lavoratori interessati.
I contratti degli statali sono congelati da ormai sei anni. Che diventano sette se si considera il tempo da quando il governo, tramite l’Aran, e i sindacati, non si siedono ad un tavolo per riscrivere le regole economiche del pubblico impiego. L’appuntamento di domani proprio all’Aran, dunque, va considerato come estremamente importante. Anche se non si parlerà ancora di stipendi e premi, ma di comparti. Si tratta di un obbligo introdotto dalla riforma Brunetta della Pubblica amministrazione. Oggi i comparti sono ben undici, dalla scuola, alle agenzie fiscali, dai ministeri fino alla Presidenza del consiglio. Dovranno essere ridotti, dice la legge, al massimo a quattro.
L'Organizzazione europea delle associazioni militari (EUROMIL) è un'organizzazione ombrello composto da 40 associazioni e sindacati militari di 25 paesi. E' il principale forum a livello europeo per la cooperazione tra le associazioni militari professionali. EUROMIL si sforza di garantire e promuovere i diritti umani, delle libertà fondamentali e gli interessi socio-professionali del personale militare di tutti i ranghi in Europa e promuove il concetto del "cittadino in uniforme". In quanto tale, un soldato ha diritto agli stessi diritti e obblighi di ogni altro cittadino. EUROMIL in particolare chiede il riconoscimento del diritto dei militari di formare sindacati e di aderirvi così anche per le associazioni indipendenti e per la loro inclusione in un dialogo sociale regolare da parte delle autorità.
"Necessario superare attuale sistema rendendolo più moderno e democratico"
Roma, 7 ottobre - La Cgil e le associazioni rappresentative di militari e finanzieri Assodipro e Ficiesse questa mattina hanno inviato una lettera al Comitato Ristretto della Commissione Difesa, incaricato di predisporre il testo di riforma della Rappresentanza militare, al Presidente della Commissione stessa e ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari per chiedere un incontro e un intervento volto alla democratizzazione delle Forze Armate e al rispetto del diritto di libertà sindacale.
"Dopo la fase caratterizzata dalla presentazione di otto proposte di legge sul processo riformatore della Rappresentanza delle Forze Armate - si spiega nella missiva - si apre adesso la fase nella quale il Parlamento è chiamato a produrre una sintesi arrivando, se possibile e come da noi auspicato, ad un testo unificato". "A tale proposito - continuano Cgil, Assodipro e Ficiesse - facciamo presente la necessità di superare l'attuale sistema di rappresentanza militare rendendolo più moderno e adeguato ai processi democratici che in questi anni si sono affermati e consolidati in Europa".
Il sindacato di corso d'Italia e le due associazioni ricordano che "recenti sentenze della Corte di Strasburgo hanno indicato con chiarezza l'esigenza di salvaguardare, nell'ambito della legislazione dei paesi membri, il pieno diritto di libertà sindacale", e per questo ritengono che l'attuale disciplina abbia bisogno di "un coerente adeguamento a quegli indirizzi superando le norme attuali che relegano i Cocer a mero organismo consultivo".
"Ci auguriamo - si legge nella lettera - che si proceda speditamente in tal senso, cogliendo esigenze che gli operatori delle Forze Armate manifestano ormai da tempo e che coincidono con la necessità di realizzare, nell'interesse del Paese, quel processo di democratizzazione delle Forze Armate ormai improcrastinabile". "Al fine di meglio rappresentare queste esigenze - concludono Cgil, Assodipro e Ficiesse - siamo a chiederVi la disponibilità di un incontro".
“Due sole Forze di Polizia”, un progetto che da anni cova latente nei palazzi istituzionali. Sono stati realizzati studi e prodotti documenti che (pur rimasti nei cassetti) hanno fatto consolidare l’idea che sia questa l’unica soluzione per efficientare l’apparato di sicurezza.
Un disegno (occultamente) “apparecchiato” nel tempo che oggi, complice la crisi economica e la “forza” del Governo Renzi, sta iniziando a prendere corpo con la chiusura del Corpo Forestale dello Stato.
Una volta preparato il terreno con la progressiva devoluzione delle funzioni di polizia nel settore agro-alimentare ed ambientale all’Arma dei Carabinieri, è bastato preparare l’opinione pubblica (ricordate i titoloni “Troppe forze di polizia”), offrire la “carogna” alle altre Forze di Polizia et voilà!: la Forestale non c’è più.
Un rischio che incombe anche sulla Guardia di Finanza.
TARANTO - I conti non tornano più e si rischia la messa in mora di migliaia di stipendi. Lo Stato Maggiore della Marina ha diffuso una nota nella quale spiega che a causa «dell’incapienza dei fondi», non potrà pagare i «compensi forfettari di impiego» maturati dal personale imbarcato nell’ultimo quadrimestre del 2009. Nella migliore delle ipotesi, a migliaia di marinai impegnati nelle esercitazioni e nelle delicate missioni fuori area, lo straordinario previsto per la navigazione verrà trasformato in ore di recupero da scontare quando la nave sarà tornata in porto.
Ma c’è di più: chi i soldi per i giorni trascorsi in mare li ha già incassati, dovrà restituirli fino all’ultimo euro.