Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

La domanda di Assegno Unico, la nuova prestazione di welfare per le famiglie con figli che debutta nel 2022, può essere presentata da uno solo dei due genitori ma il secondo deve intervenire, utilizzando una specifica funzionalità prevista dal portale INPS, per confermare la scelta sulla ripartizione della somma spettante, che spetta al 50%  (ad eccezione di nuclei mono-genitoriali e figli maggiorenni che richiedono il sussidio per via diretta). Dunque, per l’accredito dell’intero assegno unico al solo richiedente è necessario consenso del secondo genitore. La precisazione è stata fornita dal presidente dell’INPS in sede di audizione alla Camera sul decreto attuativo del Governo (dlgs di legge delega, il Family Act).

Il nuovo servizio INPS che da gennaio 2022 consente di presentare la domanda, con erogazione dell’assegno unico da marzo. Per completare la procedura, entrambi i genitori devono avere SPID o credenziali alternative per entrare nel portale, dovendo entrambi contribuire alla presentazione della domanda: uno in qualità di richiedente e l’altro per confermare le scelte effettuate dal coniuge sulla ripartizione dell’assegno.

Per il resto, la compilazione è relativamente semplice e la procedura non richiedere di allegare alcuna documentazione (neanche l’ISEE, verificato in autonomia dall’INPS). Al cittadino che presenta la domanda si chiedono solo i dati fondamentali e le necessarie autodichiarazioni, tutto viene poi verificato dall’INPS in sede di istruttoria utilizzando i propri archivi. In qualsiasi momento è possibile rientrare nella domanda e apportare correzioni o modifiche.

Il punto sulle autorizzazioni di entrambi i genitori è importante perché determina il modo in cui viene versato l’assegno (con due bonifici al 50% oppure tutto su un unico conto al 100%).

Il genitore richiedente compila la domanda esprimendo la scelta fra le due opzioni di pagamento (ripartito o con accredito unico).

Il secondo genitore deve a sua volta entrare nella domanda (in qualsiasi momento) per la conferma sulla effettuata.

Attenzione: nell’ipotesi in cui non lo faccia, il richiedente riceverà solo il 50% dell’assegno unico, anche se nella domanda ha barrato l’opzione relativa al versamento sul suo conto al 100%. La ratio è la seguente: l’Assegno spetta in parti uguali a entrambi, quindi a meno che non ci sia un consenso esplicito al versamento dell’intera somma su uno stesso conto corrente, l’Istituto previdenziale procede solo al versamento della quota spettante per legge. E trattiene l’altro 50% fino a quando il secondo genitore non esprime la necessaria autorizzazione.

E’ previsto anche un meccanismo informativo: quando uno dei due genitori compila la domanda, l’altro riceve un messaggio (SMS o altra notifica) che lo informa e lo invita a completare la domanda, entrando in quella già compilata dall’altro genitore (utilizzando la funzione specifica “completa la domanda dell’altro genitore“).

Le istruzioni di  dettaglio verranno fornite ufficialmente dall’INPS con i previsti documenti di prassi. 

L’Assegno Unico spetta comunque a partire dal marzo di ciascun anno, fino alla fine di febbraio dell’anno successivo, per tutti i figli minorenni a carico e per quelli maggiorenni fino a 21 anni soltanto se lavorano, studiano o hanno altri specifici requisiti. La somma può andare da 50 a 175 euro al mese per ciascun figlio e cambia in base a composizione del nucleo familiare e ISEE.

Argomento: 
Circolari Inps-Inpdap