Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

Lo Stato Maggiore dell’Esercito ha comunicato l’apertura della procedura di gara per l’aggiudicazione a nuovo contraente del servizio di assicurazione sanitaria integrativa per il personale militare in servizio. In particolare, è stata inserita una clausola di continuità assistenziale per evitare interruzioni di servizio rispetto al precedente contratto. Di conseguenza, il nuovo aggiudicatario dovrà farsi carico delle prestazioni dovute ai militari dal 1° aprile 2024 se l’aggiudicazione si completerà prima del 30 giugno 2024 o, in caso di aggiudicazione successiva, delle prestazioni dovute (almeno) nei tre mesi precedenti.

Assicurazione sanitaria militari

Il piano di assistenza sanitaria si rivolge al personale militare in servizio del Ministero della Difesa e della Capitaneria di Porto, il quale accederà al piano “BASIC” attraverso l’erogazione di contributi per i casi di malattia e infortunio. Si aggiungono inoltre alcuni piani di assistenza opzionali, che permettono al personale richiedente di estendere il servizio di assicurazione sanitaria al nucleo familiare e/o al personale in congedo o in aspettativa per riduzione quadri (ARQ).

Nel dettaglio, il piano BASIC si rivolge al personale militare in servizio dell’Esercito Italiano, della Marina Militare, dell’Aeronautica Militare, dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo delle Capitanerie di Porto, indipendentemente dall’età e dalle condizioni di salute. Il piano “BASIC 2” si estende al nucleo familiare del suddetto personale, ossia:

 coniuge non legalmente separato o divorziato;

 unito civilmente;

 convivente more uxorio;

 figli conviventi;

 figli studenti (non conviventi) fiscalmente a carico fino all’età di 26 anni.

Infine, il piano “BASIC 3” riguarda anche il personale in congedo o ARQ fino al compimento del 75° anno di età e il relativo nucleo familiare come descritto. Per quanto riguarda l’estensione dell’assicurazione ai figli, è bene precisare che in caso di entrambi i genitori militari ogni figlio può essere incluso nella garanzia del nucleo di uno dei due.

Per quanto riguarda il piano BASIC, i contributi annuali lordi (comprensivi di oneri fiscali e quota di adesione) sono interamente a carico dell’Amministrazione. L’accensione degli altri due piani facoltativi sarà invece a carico dell’assistito, così come per il piano di assistenza plus che richiede un contributo aggiuntivo per accedere a prestazioni ulteriori.

Piano BASIC, quali prestazioni sono incluse

L’iscrizione al piano BASIC avviene in automatico per i militari, mentre l’adesione alle altre opzioni dovrà essere comunicata dagli interessati entro 45 giorni dall’inizio del contratto, salvo casi particolari. Il piano di assistenza base opera in caso di malattia e infortunio, garantendo il pagamento (o il rimborso) delle spese derivanti dalle seguenti casistiche:

 ricovero in istituto di cura causato da grande intervento chirurgico;

 ricovero in istituto di cura causato da grave malattia;

 intervento chirurgico ambulatoriale conseguente a grave malattia;

 indennità giornaliera per il ricovero in istituto di cura diverso dai casi citati (esclusi parto e day hospital);

 ricovero per malattia oncologica;

 ospedalizzazione domiciliare;

 cure dentarie in seguito a infortunio;

 prestazioni di alta specializzazione;

 visite specialistiche;

 trattamenti di fisioterapia riabilitativa a seguito di infortunio o particolari malattie e/o interventi chirurgici;

 servizi di consulenza;

 assistenza per non autosufficienza da malattia (soltanto per il piano BASIC).

Massimali per pagamenti e rimborsi

È possibile rivolgersi a strutture sanitarie pubbliche o private convenzionate o meno, ma anche al Servizio sanitario nazionale (ottenendo così il rimborso dei ticket per le suddette prestazioni). Il massimale corrisponde a 250.000 euro per ogni assistito e per ogni anno contrattuale, con alcuni limiti specifici per la tipologia di evento.

Nel dettaglio, sono inclusi:

 massimo 50 euro al giorno per 30 giorni per vitto e pernottamento di un accompagnatore nell’istituto di cura;

 massimo 50 euro al giorno (e comunque non più di 1.000 euro l’anno) per l’assistenza infermieristica notturna durante il periodo di ricovero;

 trasporto sanitario necessario per motivi di cura fino a 2.000 euro l’anno;

 massimo 4.000 euro l’anno per rimborso di spese di viaggio verso l’istituto di cura all’estero e ritorno con mezzo pubblico.

In ogni caso, è ammesso l’anticipo dell’indennizzo fino 25.000 euro per ricovero in istituto convenzionato e fino a 15.000 euro per gli istituti di cura non convenzionati. Infine, il piano BASIC prevede un rimborso forfettario fino a 5.000 euro in caso di decesso dell’assistito e di 1.500 euro per il rimpatrio della salma in caso di decesso durante il ricovero all’estero.

 

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