Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

Insoddisfazione per le risorse non adeguate a garantire il recupero del potere di acquisto perso dalle retribuzioni del personale. Comunicati  del Silf edella Federazione sindacati A.M.

COMUNICATO SILF 

Se ti presenti al tavolo con risorse che consentono un aumento della retribuzione del 5.8% a fronte di un’inflazione di oltre il 16%, dopo le promesse di attenzione al comparto, non puoi ricevere applausi.  Non ci attendevamo certo di recuperare tutta l’inflazione, ma se l’annunciato “segnale di attenzione” verso il nostro comparto si limita alle esigue risorse extra per l’accessorio ed al fatto di essere stati convocati per primi, non possiamo dichiararci soddisfatti, anzi, ci ritentiamo piuttosto delusi!

Delusi, ma pronti a dare battaglia, per il bene dei finanzieri. Ci è sembrato di cogliere una certa fretta di chiudere questa trattativa con la distribuzione delle insufficienti risorse disponibili, rimandando tutto il resto (parte normativa sui diritti compresa, accessorio, previdenza, ecc.) a data da destinarsi.

Noi non ci stiamo!

Questo è il primo accordo contrattato dai sindacati dei finanzieri ed è nostro dovere cercare di colmare il gap in termini di diritti che oggi i finanzieri patiscono rispetto ai poliziotti sindacalizzati da decenni. Per queste ragioni abbiamo rivolto al Governo le nostre osservazioni e richieste. Ci attendiamo che:

stanziamento di nuove ed ulteriori risorse per finanziare il trattamento accessorio dei finanzieri fermo ormai da anni; come affermato anche dal Presidente Meloni un compenso di 6 euro netti per un’ora di straordinario di un finanziere è inaccettabile! E noi aggiungiamo che sono altrettanto inaccettabili: 12,72 euro per festivo, 3,9 euro per un’ora di lavoro notturno o e così via; sotto quest’ultimo aspetto, non abbiamo intenzione di accettare il solito ricatto sulle risorse (o sul fisso o sull’accessorio… la coperta è quella); la nostra proposta è che le risorse disponibili vadano impiegate interamente per finanziare la retribuzione fissa e recuperare la perdita del potere d’acquisto, mentre per l’accessorio si devono trovare risorse extra e/o si devono razionalizzare e riorganizzare i servizi; il costo della sicurezza non può più essere caricato sugli operatori;

il Governo apra un tavolo per la riforma del trattamento previdenziale e stanzi risorse adeguate alla previdenza complementare e/o dedicata;

sia equiparata la parte normativa prevista per i finanzieri ed i loro nuovi strumenti di rappresentanza a quella prevista dei poliziotti, un esempio per tutti pretendiamo anche per i finanzieri la norma che prevede il pagamento obbligatorio dello straordinario tagliato;

il Governo ci fornisca prima dei prossimi incontri, i testi delle proposte di modifica del d.p.R. n. 90/2010 e del Regolamento di attuazione della legge n. 46/2022 già approvate in via preliminare ed inviate agli organi di controllo, senza essere stati minimamente condivisi con le OO.SS.;

sia data concreta e puntuale attuazione al secondo livello di contrattazione previsto dalla legge n. 195/1995, anche al fine di rivedere il complesso, datato e ormai superato sistema di norme che regola la retribuzione del personale del comparto;

siano adeguatamente valorizzate le nuove funzioni recentemente attribuite alla Guardia di Finanza, in primis l’esclusiva funzione di polizia del mare.

Le risorse sono poche e il lavoro è tanto, pertanto accogliamo con favore l’intenzione di procedere con i lavori espressa dal Governo, purché tale volontà sia concretamente finalizzata ad approdare ad un buon contratto e non solo un contratto veloce da spendere prima della prossima tornata elettorale.

LA SEGRETERIA NAZIONALE SILF (SINDACATO  LAVORATORI FINANZIERI)

 

COMUNICATO FEDERAZIONE SINDACATI AERONAUTICA MILITARE

 

Con la convocazione da parte del Ministero della Funzione Pubblica, è stata avviata ufficialmente la contrattazione per il rinnovo contrattuale del triennio 2022 - 2024, del Comparto Difesa e Sicurezza.

Presenti per la prima volta le sigle sindacali militari, tra cui le tre sigle della Federazione Sindacati Aeronautica Militare: USAMI, SIAM E SIULM, che potranno svolgere un ruolo decisivo in questo negoziato perché rappresentative della maggioranza del personale dell’A.M..

I lavori sono stati aperti dagli interventi degli esponenti della Pubblica Amministrazione, dell’Interno, della Difesa, della Giustizia, dell’Economia e delle Finanze e del Dipartimento di Funzione Pubblica. Le quali hanno formalizzato l’entità delle risorse messe a disposizione per questo rinnovo.

I tre Segretari delle sigle della Federazione hanno unitariamente espresso al Governo l’insoddisfazione per le risorse non adeguate a garantire il recupero del potere di acquisto perso dalle retribuzioni del personale in questi anni, tenuto conto che le risorse a bilancio danno un incremento medio pari al 5,8% nel 2024, mentre il costo della vita nel periodo in esame è pari a circa il 16%. Anche l’ipotesi di diluire nel corso dei prossimi anni lo stanziamento di ulteriori risorse, per quello che viene definito dal Governo, patto di legislatura, non è stata ritenuta adeguata a rispondere alle esigenze del personale di far fronte all’incremento del costo della vita subito e non in futuro.

Nello specifico i rappresentanti della Federazione Sindacati Aeronautica Militare hanno preannunciato l’intenzione di chiedere che tutte le risorse attualmente disponibili vengano attribuite a coprire i costi della parte fissa e continuativa delle retribuzioni del personale così da garantire a tutto il personale di beneficiare dell’incremento stipendiale massimo possibile, rinviando ad un ulteriore stanziamento di risorse le coperture economiche necessarie al pagamento delle indennità accessorie, incrementandole anche dai risparmi di spesa derivanti dall’anemizzazione dei capitoli di spesa previsti per misure di carattere discrezionale ed arbitrario come i compensi forfettari.

“Per raggiungere questi obbiettivi, affermano i Segretari Trevisiol (USAMI), Melis (SIAM) e Tesone (SIULM), sarà necessario quindi attendere un ulteriore stanziamento economico da parte del Governo e difficilmente questo consentirà una chiusura rapida del negoziato”.

 

 

Argomento: 
Attualità e Politica