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L’episodio di quanto è accaduto e sta accadendo ad OSTIA, è a dir poco inusuale e grave. Inusuale perché ci risulta che in Italia è la prima volta che una organizzazione estremistica ed altro ( altro è di loro stessa ammissione) occupa una intera area militare, senza che almeno dopo un minuto le Istituzioni facciano quanto loro compete.Grave perché l’occupazione in questione, con le modalità descritte ampiamente dalla stampa nazionale e da quella locale, Agenzie di stampa comprese e TV, alle quali si aggiungono le dichiarazioni del Sindaco di Roma e del Presidente del X Municipio, all’unanimità concordi nel condannare l’operazione ad eccezione di alcuni “ fedelissimi” per vicinanza di schieramento.
ALL’APPELLO MANCA IL” PADRONE DI CASA”
Dopo molti giorni mancava all’appello, se non altro per dovere Istituzionale, il “ Padrone di casa” vale a dire l’Aeronautica Militare. Altri avevano forzato i cancelli, rotto e sostituito la serratura, fortificato i robusti recinti che delimitano un’area di quasi un ettaro di pineta di pregio, introducendosi poi nelle malconce abitazioni, libere finalmente dai fastidiosi e a loro modo (per l’Amministrazione Militare) “abusivi” magari rispettabili nella loro vita reale e nei loro comportamenti rispettosi della Legge, ma disprezzati, corrosivi e approfittatori per chi è un “ influencer” e agisce sulla stampa amica, che fa i titoli e non fornisce le vere notizie e fa disinformazione presso il Personale .. Erano assenti gli stessi “ Padroni di casa” che vantano i diritti d’autore per via degli effetti primari e secondari di quel capolavoro misto fra autolesionismo da psicanalisi, cretineria e sadismo , oltre che cattiveria, che prende il nome di Decreto Crosetto del 16 marzo 2011 , un vero gioiello, un vanto su cui vantarsi dopo 10 anni di vita, che tuttora viene difeso con i denti da certi pipistrelli neri di Via XX Settembre. Notizie certe ci danno notizia che già dal 20 aprile, dei cittadini avevano segnalato telefonicamente alla vicina base di Pratica di Mare, che alcuni individui , con armamentari ed attrezzi, stavano armeggiando intorno a quel Comprensorio dell’Aeronautica Militare, di Via delle Baleniere 263 ad OSTIA ROMA. Poi la notizia: CASAPAUND aveva occupato l’intero Comprensorio Militare. Successivamente il 30 aprile COMITATO NAZIONALE UTENZA E VALORIZZAZIONE DEMANIO MILITARE DI ABITAZIONE 00153 Roma – Via Garibaldi, 3 Tel. – 065883981 www.casadirio.it l’interrogazione dell’on. PAGANI e dopo pochi giorni dell’on. FRUSONE sui fatti, indirizzata al Ministro della Difesa on. Guerini.
LA RISPOSTA DEL MINISTRO La risposta ( vedi resoconto Atti Commissione Difesa Camera in allegato) c’è stata ed è quanto di più burocratico , e fuorviante possa essere, peraltro non condivisa, in gran parte, dagli stessi interroganti come dichiarano gli interroganti on. PAGANI e on. FRUSONE . Perché questo giudizio negativo? Nell’interrogazione veniva posto un tema: quello che i precedenti assegnatari degli stessi alloggi che insistevano nell’area, erano stati costretti al rilascio a seguito della rideterminazione del canone del Decreto del 16 marzo 2011 e che quindi, senza nemmeno tanta fantasia, si erano create le condizioni del degrado e dell’abbandono. In questo caso la singola casa abusiva sulla quale è concentrata in massima parte la sua attenzione è il dito ma tutto il resto, il canone alto, le case in rovina, le mancate ristrutturazioni, gli sfratti, il Decreto Crosetto, l’occupazione da parte di CASAPAUND del Comprensorio alloggiativo dell’Aeronautica sono la luna.
LA SIGNORA CON IL GATTO NERO CI ABITAVA FINO AL 2019 Aggiungiamo che le ultime tre famiglie hanno abbandonato le abitazioni tra la fine del 2018 e del 2019 meno di un anno fa. Altri lo avevano fatto man mano che veniva notificato il nuovo canone- impossibile. L’esodo è cominciato infatti dal 2014 e l’ultima Signora vedova la si intravede con il gatto nero nel filmato del Corriere della Sera del novembre 2019 come riporta la didascalia a margine del servizio, da noi non condiviso perché fazioso, il discutibile “ Affittopoli con le stellette”. Il maresciallo e il colonnello erano andati via alcuni mesi prima. Dagli elementi di cui siamo in possesso notiamo che:
UN REBUS DA SCIOGLIERE : ALLOGGI DA VENDERE AI MILITARI, FERRAGLIA E LAMIERE DA SMALTIRE O ALLOGGI A/3 DA CALCOLARNE PER UN CANONE PER PUNIRE I SINE TITULO?
Gli alloggi erano completi di numero identificativo , anche se lei sig. Ministro, definisce gli alloggi “ alcuni prefabbricati metallici di cui non poteva procedere alla bonifica dell’area e alla demolizione” Forse chi le ha fornito gli elementi della Risposta all’Interrogazione, non l’ha raccontata giusta. Quella infelice affermazione sullo stato degli alloggi doveva avere un senso specificando, in armonia con quanto richiesto dagli interroganti, che gli alloggi erano stati ridotti in malo modo proprio dall’incuria di chi doveva provvedere alla loro manutenzione. Che erano gli stessi che avevano rideterminato il canone di mercato. Tanto è vero, che con la inconsapevole comicità che il “caso” loro assegna e ci regala, gli stessi alloggi erano e sono classificati A 3 e regolarmente ascritti e censiti presso il Demanio Militare , Uffici dell’Aeronautica compresi. Come risulta purtroppo a CASADIRITTO dagli elenchi in suo possesso, nel prospetto riepilogativo di tutti gli immobili della Difesa, ed in particolare degli elenchi inviati dall’Aeronautica , con foglio M_D AAVSMA 16801 datato 8 marzo 2004 e addirittura resi disponibili per essere venduti ai militari acquirenti in occasione dell’Operazione SCIP 3, un marchingegno del “ mago” Tremonti, non andato per fortuna a buon fine. Quanto riportato alla pag. 91 degli alloggi di servizio “ alienabili” Annesso 4 dell’Aeronautica Militare COMAER ROMA lo testimonia. Le sigle ARM 1470, 1471, 1472, 1473, 1474, 1475, 1476, 1477, 1478, 1479, 1480, 1481 dei quali solo tre il 1470, 1471 e 1472 erano specificati in “ ristrutturazione” Ciò ci dimostra che alloggi erano a tutti gli effetti con tanto di sigla identificativa e ancora lo sono almeno fino ad oggi. Quindi caro Ministro, le hanno fornito come risposta, notizie incomplete e non veritiere. Lei ha concentrato la sua “ risposta” su un solo immobile per giunta sequestrato dalla Magistratura per le ottime ragioni che sarebbe un dovere combattere l’abusivismo, anche se si chiama Aeronautica o Difesa. Ma non arricchisce le sue notizie almeno di due fatti:
IL PRIMO . Per quali ragioni, si voleva “ rifilare” quella ferraglia, se ferraglia era, ad inconsapevoli utenti, spacciandola per alloggi e facendo leva su la voglia di acquisto ad ogni costo di molte famiglie. Anche se poi la stessa “ferraglia” veniva spacciata alcuni anni dopo per A/3 ( pro domo sua) nella rideterminazione del canoni di mercato del personaggio Crosetto, tuttora in vigore e che determina non tanto il canone degli alloggi ma lo svuotamento degli alloggi stessi; O era ferraglia da bonificare o erano case tali da determinare un astronomico canone.
IL SECONDO . Accentrando la risposta sul Mega Villone, destinato nella decisione di costruirlo, non si sa bene a chi, non ancora censito ma abusivo di pregio in piena pineta, lei non accenna nella sua risposta chi dei “Responsabili del tempo” aveva deciso quella costruzione e ove avesse preso i soldi per costruirlo . Presumiamo che ammontino a 400 milioni anche se non ne fa alcun cenno. Forse, come “ gente informata sui fatti” in fatto di Leggi ( Le buone Leggi 537 e 724) quel prelievo è stato fatto in modo non oculato, sconsiderato e sciagurato con il denaro proveniente dalla quota pagata sui canoni dai “ sine titulo” e proveniente dagli stessi canoni proprio per far costruire, come si diceva una volta, la casa ai soldati e non certo per appagare le voglie di qualche Generale pretenzioso e particolarmente esigente. ------------------------------- In via confidenziale chiami qualcuno bravo che conosce la storia, se la faccia raccontare e poi, se vuole, ci riferisca, ma soprattutto, una volta approfondito l’argomento ritorni al Parlamento, questa volta informato davvero, e completi il racconto. E non si dimentichi di riferirlo anche al suo Sottosegretario. A proposito di quella costruzione, se vuole completare le sue conoscenze legga IL GIALLO DELL’ESTATE” paginette normali di una normale lotta per la verità condotta da CASADIRITTO e ribadita nell’articolo ormai un pezzo di storia, del 13 agosto 2011, che fa bella mostra sul sito di CASADIRITTO , Quanto a CASAPAUND, su cui lei ha “ già” avviato le procedure previste, siamo fiduciosi per un pronto recupero del Comprensorio per una funzione che le è propria, quella degli alloggi, possibilmente non abusivi. Ci auguriamo che quanto è avvenuto ed è ancora in corso, faccia riflettere veramente il Ministro e quanti si adoperano per una giusta soluzione e faccia da nuovo paradigma a quanto dovrà verificarsi in occasione dell’emissione del Decreto biennale sugli alloggi anche in armonia a quanto indicato dalla Commissione Difesa della Camera all’interno della Risoluzione 8 – 00062 del 20 gennaio 2020 che come noto è in attesa da più di cinque anni.
IL COORDINATORE NAZIONALR CASADIRITTO
Sergio Boncioli