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In Italia «c'è la tendenza a giustificare quando si ruba all'amministrazione pubblica. Come si rubasse a Pantalone». Lo ha detto Raffaele Cantone, presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione a 'L'intervista di Maria Latella" su Sky parlando dell'ultima inchiesta sulle sentenze pilotate delle commissione tributarie a Roma. Sulla vicenda Cantone ha aggiunto «è rilevante e grave che queste commissioni siano affidate alla giustizia onoraria». «È importante creare una magistratura togata su questi temi».
«Non sono un'amante delle manette, nei confronti degli evasori è meglio intervenire sugli aspetti economici, l'evasore ha un danno perchè è costretto a pagare le tasse e lo Stato recupera soldi», ha continuato Cantone, «L'idea che si dia una sanzione penale e non si facciano pagare le tasse dovute è sbagliata».
Edmondo Bruti Liberati, ospite della stessa trasmissione, ha aggiunto come nel caso degli evasori fiscali «la repressione penale non è risolutiva». «Ben vengano - ha aggiunto - i meccanismi che incentivano alla restituzione del dovuto perchè alleggeriscono la giustizia penale purchè non incoraggino il reato».
Poi Cantone, commentando le parole del Generale a capo della Guardia di Finanza, Capolupo, sull'esistenza dell'illegalità diffusa, ha sottolineato: «C'è un problema di sensibilità sociale, dovuto a un problema di sottovalutazione culturale del fenomeno della corruzione. In questo senso io leggerei le parole del Generale Capolupo, perchè soprattutto quando si tratta di mettere in discussione i valori, che sono quelli pubblici della Pubblica Amministrazione, si tende sempre ad avere una tendenza a giustificare».
«Le commissioni tributarie vanno abolite e il Parlamento deve intervenire immediatamente per creare una magistratura togata su questi temi», ha dichiarato invece Bruti Liberati parlando degli ultimi scandali in materia di corruzione. Il problema della corruzione in Italia, ha aggiunto Bruti Liberati, «è che c'è una scarsa sanzione sociale e una difficile repressione penale».