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L’Inps cancella in modo “arbitrario e illegittimo” la possibilità per i cittadini e le cittadine di chiedere le prestazioni accessorie delle cure balneo termali, che pure è un diritto sancito da leggi dello Stato. La denuncia parte dall’Inca Cgil, in una lettera inviata al direttore generale di Inps, dopo aver verificato che sul portale istituzionale è “scomparsa senza un’apparente ragione e senza alcuna comunicazione agli utenti” la procedura telematica per l’inoltro delle domande.
Nella lettera, l’Inca ricorda che il diritto all’assistenza termale degli assicurati Inps e Inail, previo certificazione sanitaria, è disciplinato dalla legge n. 323 del 2000 che prevede la ripartizione dell’onere tra il Servizio Sanitario Nazionale, cui spetta quello di garantire le cure termali, e gli enti previdenziali e assicurativi, che devono garantire le cosiddette prestazioni economiche accessorie (spese di viaggio e di alloggio presso gli stabilimenti termali)”.
“L’Inps – spiega l’Inca -, a seguito delle modifiche legislative intervenute successivamente, avrebbe dovuto siglare dei protocolli operativi specifici, così come è previsto dalla legge di stabilità 2016 ed emanare le relative circolari; impegno mantenuto dall’Inail, con la determina del presidente diffusa a fine dicembre 2018, ma non dall’Inps, che invece ha ‘arbitrariamente’ sospeso ogni servizio, senza peraltro dare alcuna comunicazione ufficiale, cancellando dal portale la procedura telematica per le domande”.
“Un atteggiamento incomprensibile quanto inaccettabile – osserva l’Inca - che di fatto nega una diritto all’assistenza termale, creando addirittura una disparità di trattamento tra gli assistiti Inail, con malattie di origine professionale, e le persone colpite da patologie di diversa natura, le cui competenze ricadono sull’Inps.
Per questa ragione, l’Inca chiede che “venga al più presto rimosso ogni impedimento, con il ripristino delle procedure telematiche per le domande minacciando, qualora ciò non avvenisse, di adire tutte le vie (ricorsi amministrativi e legali) per assicurare il pieno rispetto del diritto all’assistenza termale, quale terapia di cura e prevenzione che non può essere ignorato in quanto rientra tra i diritti di rango costituzionale, come prevede l’articolo 32 della Costituzione”.