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Drastica riduzione degli uffici
giudiziari militari; taglio massiccio degli alloggi vip
assegnati alle alte cariche; stop alle promozioni facili dei
generali; risparmi perfino sulle medaglie (che non potranno
essere d'oro, alcune) e sui bus privati che trasportano il
personale: la Legge di stabilita', secondo l'ultima bozza in
circolazione, prevede interventi anche nell'ambito della Difesa,
finalizzati a produrre risparmi e - agevolando l'alienazione di
immobili - incassare risorse.
ALLOGGI VIP - In particolare, la legge prevede che gli
"alloggi di servizio connessi all'incarico con annessi locali di
rappresentanza" (cosiddetti Asir) siano ridotti da 55 a 6.
Beneficiari saranno i soli vertici militari e segnatamente il
capo di Stato maggiore della Difesa, quelli dell'Esercito, della
Marina e dell'Aeronautica, il comandante generale dell'Arma e il
segretario generale della Difesa. Vengono cosi' esclusi, tra gli
altri, i sottocapi di stato maggiore di Forza armata, i
comandanti militari territoriali, di dipartimento militare
marittimo, di regione aerea ed altri eventuali indicati con un
apposito regolamento.
MEDAGLIE - Per quanto riguarda invece la "medaglia mauriziana
al merito di dieci lustri di carriera militare", che puo' essere
concessa agli ufficiali e sottufficiali delle Forze armate e
della Gdf, e' previsto che essa non possa essere coniata in oro.
TRIBUNALI - Gli uffici giudiziari militari vengono tagliati a
decorrere dall'1 luglio 2015: restano in vita solo un Tribunale
militare e una procura militare per i reati sul territorio
nazionale, a Roma, e vengono istituiti un Tribunale militare e
una Procura militare, sempre nella capitale, competenti per i
fatti commessi all'estero o su navi e aerei che si trovano in
spazi internazionali. Soppressi, dunque, i tribunali e le
procure militari di Verona e Napoli, cosi' come il Tribunale e
l'Ufficio militare di sorveglianza: delle questioni trattate
dalla magistratura di sorveglianza si occupera' la Corte militare
d'appello, che ha sede a Roma. L'organico dei magistrati
militari viene ridotto da 58 a 47 unita' e i magistrati in
esubero transitano, di norma, nella magistratura ordinaria.
VENDITA IMMOBILI - Dalla Legge di stabilita' arriva un
input alla vendita degli immobili della Difesa, con i cui
introiti da versare nelle casse dello Stato - pari a 220 milioni
di euro nel 2015 e 100 milioni negli anni successivi - il
ministero dovra' contribuire al "miglioramento dei saldi di
finanza pubblica". Per favorire il raggiungimento di questo
obiettivo e' previsto - per determinati alloggi che possono
essere acquistati dal personale militare e civile della Difesa -
uno sconto del 20% sul prezzo di base d'asta, cosi' come si
potranno vendere, d'intesa con il Demanio, immobili liberi,
anche residenziali, a fondi comuni di investimento immobiliare.
TAGLI E RISPARMI, ANCHE SUI BUS - Altri introiti per le casse
dello Stato, poi, arriveranno da risparmi nel processo di
revisione dello strumento militare, quantificati in 62 milioni
nel 2015 e di somme variabili negli anni successivi. La Legge di
stabilita' prevede anche, tra l'altro, l'eliminazione del
trasporto del personale della Difesa svolto con bus privati; la
riduzione del 10 per cento del personale civile negli uffici
degli addetti militari all'estero e del 20 per cento di quello
assegnato agli uffici di diretta collaborazione del ministro
della Difesa. Tagliate, infine, alcune modalita' di promozione
"facili", in sovrannumero rispetto alle dotazioni organiche,
riservate a certi alti ufficiali. (ANSA).