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Il Cocer dell'Aeronautica esprime forte preoccupazione in merito alle recenti affermazioni del Presidente della “Commissione parlamentare di inchiesta sugli effetti dell'utilizzo dell'uranio impoverito” On. Gian Piero Scanu sull’eventuale contenuto della prima relazione che presenterà a giugno al Parlamento e al Governo, per “la cancellazione di Capo Teulada, Capo Frasca e riconvertire quello del Salto di Quirra”, tutti in Sardegna. Senza voler entrare in merito alle eventuali evidenze scientifiche e ambientali che sicuramente il Presidente ha e di cui riferirà al Parlamento, il Cocer ha l’obbligo di evidenziare come lo scenario delineato dall’On. Scanu non tranquillizzi, nè rassicuri il personale militare e civile che lì opera. Tale personale ha infatti il diritto di chiedere certezze sui loro destini e su quello delle loro famiglie sia per quanto attiene le prospettive occupazionali in terra di Sardegna sia per concretizzare i progetti di vita che ogni cittadino, con le stellette o meno, ha diritto di immaginare. Il Cocer in qualità di legittimo rappresentante delle istanze del personale chiede, pertanto, sia alla Commissione d’inchiesta che al Ministro della Difesa di chiarire quale è il progetto per i lavoratori militari e civili sardi e soprattutto chiediamo che tali progetti siano condivisi con chi poi dovrà subirne le conseguenze. In tale ottica vorremmo anche che la Commissione rendesse immediatamente note le eventuali risultanze qualora queste avessero influenza sulla salute del personale e salubrità dell’ambiente di lavoro che, ricordiamo, è il compito primario della stessa Commissione.
IL COCER AM