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La riforma dei ruoli e delle qualifiche delle Forze dell’Ordine, prevista dal Ddl di riforma della pubblica amministrazione, pare ormai essere in dirittura d’arrivo.
La bozza di decreto è praticamente fatta e anche le coperture finanziare dovrebbero essere disponibili. A contestare le ultime ipotesi di riforma dei ruoli e dei qualifiche sono però i maggiori sindacati della Polizia di Stato. Siulp, Silp-Cgil, Uil-Ps, Ugl-Ps e Siap.Criticano la retromarcia “sull’unificazione del ruolo di base Agenti, Assistenti e Sovrintendenti ovvero dell’unificazione del percorso di carriera di questi due attuali ruoli; l’assenza di prospettive di una progressione realmente semplificata per i sovrintendenti rispetto alle attuali riserve di posti, la mortificazione della figura degli Ispettori, quale ruolo di concetto relegato da questa nuova ipotesi ormai ad un mero ruolo di sottufficiali, così come l’assoluta incertezza per gli stessi di uno sbocco in un ruolo realmente direttivo con almeno 4000 unità, con contestuale riduzione di quello attualmente previsto dei funzionari e dirigenti, in modo da collocarli in una nuova area dirigenziale con funzioni manageriali rispetto ai 931 posti di funzione esistenti, che valorizzi l’esperienza professionale oltre che i titoli acquisiti e posseduti, e la totale incertezza sul processo di riordino che dovrebbe interessare i ruoli tecnici”.
Qualche ulteriore limatura è possibile, ma i tempi sono stretti perchè entro l’estate i primi decreti attuativi del riordino dovrebbero essere operativi. Almeno secondo le intenzioni dei Ministeri interessati. La partita resta aperta.
(AGENPARL) – Roma, 20 maggio 2016