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Tra blocchi del turnover e spending review, in sette anni la pubblica amministrazione ha perso il 5,1% del personale. Nel 2014 i dipendenti delle pubbliche amministrazioni erano 3,25 milioni (per l’esattezza 3.253.067), in aumento dello 0,4% rispetto all’anno precedente. Un incremento legato soltanto all’ingresso nel Conto annuale del pubblico impiego - curato dalla Ragioneria generale dello Stato e pubblicato oggi - di alcuni enti precedentemente esclusi, con i loro 34.300 dipendenti. Al netto di questi lavoratori, il conto si ferma a quasi 3,22 milioni, in calo di circa 14mila unità, senza dunque interrompere il trend di riduzione ormai costante dal 2008. Sempre escludendo gli enti censiti per la prima volta nel 2014, dal 2007 l’“emorragia” di dipendenti arriva a quota 210mila, il 6,1% in meno.
Scuola, sanità e regioni assorbono i due terzi del personale stabile L’80% degli occupati a tempo indeterminato si concentra in una manciata di comparti. A fare la parte del leone è la scuola, con il 29,17% dei dipendenti: invece di ridurre il proprio peso grazie all’ingresso dei nuovi enti, lo ha aumentato di quasi un decimo di punto. «Un primo indizio del processo in atto di progressivo riassorbimento del personale precario che presta servizio nel comparto», nota la Rgs nel Conto annuale del pubblico impiego. Tutti gli altri settori hanno invece subito contrazioni, dalla sanità (che comunque assorbe il 21,79% dei dipendenti pubblici) alle regioni (15,36%, in calo di 0,4 punti), dai corpi di polizia (10,16%, -0,18%) ai ministeri (5,11%).
Stipendi giù dello 0,5% ai livelli del 2008 Parallelamente alla contrazione del personale, la Pa ha visto assottigliarsi gli stipendi: le retribuzioni medie annue pro capite sono scese dello 0,5% rispetto all’anno prima. L’importo medio annuo si ferma a 34.348 euro (a prezzi correnti, quindi senza considerare la perdita del potere d’acquisto e al netto degli arretrati). Si tratta di 175 euro in meno a confronto con il 2013. Per trovare un valore più basso bisogna tornare al 2008 (nel 2009 era a 34.522 euro). Inoltre, come il Conto annuale evidenzia, «sull’intero periodo 2007-2014 il tasso di inflazione ha avuto un incremento del 13,5% ed è stato significativamente più elevato della variazione registrata dalla retribuzione media di fatto rappresentativa dell’intero pubblico impiego che, sul medesimo periodo, ha avuto un incremento dell’8,0%», esclusi i nuovi enti entrati nella lista delle pubbliche amministrazioni. A farne le spese è stato il potere d’acquisto.
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Il Conto Annuale raccoglie i dati sulla consistenza e i costi del personale della Pubblica Amministrazione e costituisce fonte ufficiale di informazioni per le decisioni in materia di pubblico impiego da assumere nelle sedi istituzionali. Secondo una prassi ormai consolidata, in occasione della pubblicazione dei dati dell’anno 2014 sono stati aggiornati i dati dei due anni precedenti, alla luce delle variazioni effettuate a seguito dell'attività di controllo che prosegue anche oltre la pubblicazione.