"Mercoledì 2 marzo si e' tenuta l'audizione della associazione “Contramianto” nella Commissione di Inchiesta sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito il personale civile e militare della Difesa, in relazione all'esposizione a particolari fattori chimici, tossici e radiologici dal possibile effetto patologico.

Ho voluto, in qualità di vicepresidente della stessa, l'audizione di “Contramianto” per affrontare – fra le altre cose -  la questione della presenza e dell'uso di amianto negli Arsenali della MM  e nel naviglio militare, dell'esposizione e delle conseguenze sulla salute del personale civile e militare della Difesa".Lo afferma l'on. Donatella Duranti.

La Commissione ha convenuto sulla necessità, rappresentata anche dall'associazione, di svolgere un'attenta attività volta ad un approfondimento complessivo e puntuale della tematica in riferimento alle bonifiche attuate e allo stato delle stesse; ai casi di morbilità e mortalità per patologie asbesto- correlate; ai dati sulla presenza di amianto negli ambienti di lavoro della Difesa.

A fronte di numerosi casi di lavoratori dell'Arsenale di Taranto gravemente ammalati o deceduti – almeno 191 infatti le patologie legate all’amianto, secondo gli ultimi dati prodotti per quanto riguarda la provincia jonica - ancora oggi restano irrisolti molti nodi collegati alla difficoltà di attuazione di normative o procedure in ordine alla sorveglianza sanitaria del personale; al riconoscimento delle malattie professionali e causa di servizio per il diritto al riconoscimento di vittime del dovere;  alla lunghezza dei processi penali e alla prescrizione.

Inoltre, il Parlamento dovrà affrontare il tema della semplificazione della normativa a tutela delle vittime dell'amianto e armonizzare le disposizioni che, negli anni successivi alla legge n.257/92 hanno modificato la procedura per la concessione dei benefici previdenziali.

A questo scopo sono state depositate diverse proposte di legge, una delle quali a mia prima firma, che vanno esattamente in questo senso."

On. Donatella Duranti