Dopo 40 anni chiude la Rappresentanza militare finisce un pezzo di storia della Repubblica. Quello che era il premio di consolazione riconosciuto a finanzieri e carabinieri, rispetto alla smilitarizzazione ed alla sindacalizzazione del personale della Polizia di Stato, termina la sua corsa con l’entrata in vigore del decreto 28 marzo 2024 del Ministro Zangrillo pubblicato nella G.U. n. 81 del 6 aprile 2024.

COBAR, COIR e COCER si avviano verso l’obblio. Eppure, al netto della terapia intensiva che li ha mantenuti in vita in questi ultimi 6 anni, non possiamo negare che all’epoca furono una novità di tutto rilievo. I militari potevano riunirsi e fare proposte e, dal 1995, partecipavano alla concertazione e formulano pareri. Dinnanzi all’oscurantismo che regnava in precedenza nel silenzio tombale delle caserme era comunque una rilevante novità.

Il nostro pensiero, oggi, non può che volgersi ai primi delegati che provenivano dai movimenti dei finanzieri democratici e che non si sino mai accontentati della Legge 382. Alcuni di loro fondarono l’associazione Finanzieri Cittadini e Solidarietà (FICESSE), in cui buona parte dell’attuale classe dirigente del SILF si è formata.

Un sentito ringraziamento va ai 47 soci fondatori di Ficiesse, ed in modo particolare ad Antonio Roberti, Giuseppe Fortuna, Carlo Germi, Francesco Scarlino, Antonella Manotti – storica direttrice del “Giornale dei Militari” – e Franco Solinas, tessera n. 1 del SILF: il Brigadiere della Guardia di Finanza, all’epoca segretario nazionale di FICIESSE che, con il sostegno di ASSODIPRO ed il supporto di CGIL, ha chiesto, lottato ed ottenuto i diritti sindacali per tutti i militari Italiani.

Senza il coraggio di chi ci ha preceduto, senza i ricorsi alle Istituzioni sovranazionali (CEDS e CEDU) e nazionali (sino alla sentenza della Corte Costituzionale n.120/2018) senza il sacrificio di chi ci ha sempre creduto, il sindacato per i finanzieri sarebbe rimasto una chimera. 

A nome dei finanzieri: GRAZIE!

Francesco Zavattolo

https://www.silfnazionale.it/2024/04/09/la-rappresentanza-militare-chiude-il-sipario-per-sempre/