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Dopo il passaggio con il voto di fiducia al Senato della Legge di bilancio 2019, la stessa è ora passata al vaglio della Camera:
Si segnalano gli articoli 101 e 102:
101. All'articolo 56, comma 7, della legge 28 dicembre 2015, n. 221, dopo le parole: «edifici pubblici contaminati da amianto» sono inserite le seguenti: «comprese le navi militari,».
102. Il Fondo per la progettazione preliminare e definitiva degli interventi di bonifica di beni contaminati da amianto, di cui all'articolo 56, comma 7, della legge 28 dicembre 2015, n. 221, è incrementato di 4 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022. Il Ministro della difesa, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, definisce con proprio decreto, da emanare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, le priorità di intervento per le unità navali da bonificare, nei limiti degli stanziamenti di cui al presente comma.
In estrema sintesi si tratta dello stanziamento di 12 milioni di euro in tre anni per la bonifica dell'amianto presente sulle navi militari.
E' una notizia dalla duplice valenza:
La prima, è che si tratta di una azione importante per eliminare il fattore di rischio amianto dalle Unita Navali Militari;
La seconda, è che, giunti al 2020, questo stanziamento di importanti risorse conferma quanto da tempo è da noi deunciato: L'amianto è ancora presente in molte Unità Navali Militari.
Per cui c'è purtroppo da attendersi che l'arrestarsi del tributo in perdita di salute e della vita a causa dell'amianto che dovrà pagare il personale del Comparto Marina Miliate è da spostare ancora molto, molto, lontano nel tempo.
Salvatore Garau
A.F.eV.A. Sardegna ODV
Associazione Familiari e Vittime Amianto Sardegna