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E' durato circa un'ora il Consiglio dei Ministri che ha presentato la Legge di Stabilità per il 2017. Le nuove misure economiche dovranno essere vagliate da Bruxelles per l'approvazione dell'Unione europea. Ma sui contratti della Pubblica Amministrazione, i sindacati sono subito scesi sul piede di guerra. "Poche le risorse. Basta prendere in giro i lavoratori pubblici. Nella Legge di Stabilità le risorse per i rinnovi sono del tutto insufficienti. Daremo battaglia per un contratto vero e innovativo". Questo è stato il commento a caldo di Serena Sorrentino, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Nicola Turco - segretari generali di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa - dopo che il Consiglio dei Ministri ha reso note le cifre della Legge di Stabilità per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego. "Il Governo promette e non mantiene. Aveva parlato dei 300 milioni come di una 'cifra simbolica', ora siamo arrivati a una 'del tutto insufficiente'. E nel frattempo nessun tavolo di confronto e nessun progetto per professionalità, produttività, innovazione dei servizi", hanno rincarato i segretari di categoria di Cgil, Cisl e Uil. "Il premier Renzi ha fatto un'altra scelta sbagliata e miope che smentisce tutte le buone intenzioni e le false promesse di questi mesi. Il contratto è un diritto delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici che aspettano da 7 anni. Ed è anche l'unico strumento per dare alle persone servizi di qualità, più avanzati, più vicini ai bisogni. Questo chiedono i lavoratori pubblici per il proprio lavoro e per le comunità, ma evidentemente al governo non interessa". "La nostra è una battaglia di dignità", hanno proseguito i segretari generali di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa che hanno lanciato l'iniziativa unitaria. "Ci mobiliteremo, senza escludere alcuna forma di lotta, fino al rinnovo dei contratti. E coinvolgeremo anche cittadini e imprese per cambiare insieme la Pubblica Amministrazione. Da subito - hanno proseguito - attraverso un fitto calendario di assemblee nei luoghi di lavoro, iniziative e incontri, discuteremo con le lavoratrici e i lavoratori pubblici la nostra proposta di un 'contratto per i cittadini'. E il 12 novembre saremo a Roma con la maratona del lavoro pubblico per le vie della città. Ma andremo avanti, pronti a ogni forma di mobilitazione, fino alla firma di un contratto che investa nelle persone e nella partecipazione dei cittadini al cambiamento dei servizi pubblici per il Paese", concludono i sindacati.