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L'Avv. Maurilia Scamardo - dello Studio legale internazionale Saccucci Fares & Partners - che sta seguendo per conto dell'Associazione Solidarietà Diritto e Progresso il ricorso alla CEDU per il riconoscimento del diritto associativo/sindacale nelle Forze Armate italiane, propone una disamina delle CRITICITÀ DELL'ORDINAMENTO ITALIANO ALLA LUCE DELLA GIURISPRUDENZA DI STRASBURGO.
Una "ricostruzione" lucida e inconfutabile sulle motivazioni che sono alla base della richiesta formalizzata alla Corte europea dei Diritti Umani. " Sarebbe auspicabile - sostiene l'avv. Scamardo - un intervento di riforma da parte del legislatore che tenga conto degli sviluppi della giurisprudenza di Strasburgo, onde evitare le prevedibili sentenze di condanna della Corte nei confronti del nostro paese stante la palese incompatibilità della disciplina interna con il disposto convenzionale in materia di libertà sindacale dei membri delle forze armate".
L'intervento che proponiamo all'attenzione dei lettori è stato oggetto anche della Relazione svolta in occasione del Convegno organizzato da Assodipro, lo scorso 19 marzo presso il Parlamento Europeo sul tema: " I NUOVI ORIZZONTI EUROPEI PER I DIRITTI DI TUTELA PROFESSIONALE DEL PERSONALE MILITARE"
L'intervento che proponiamo all'attenzione dei lettori è stato oggetto anche della Relazione svolta in occasione del Convegno organizzato da Assodipro, lo scorso 19 marzo presso il Parlamento Europeo sul tema: " I NUOVI ORIZZONTI EUROPEI PER I DIRITTI DI TUTELA PROFESSIONALE DEL PERSONALE MILITARE"