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I dipendenti del pubblico impiego che hanno terminato la loro carriera lavorativa dovranno attendere un tempo massimo di 75 giorni dalla domanda di certificazione per poter beneficiare dell’anticipo della liquidazione.
Saranno necessari poco meno di 10 giorni dall’approvazione della manovra alla presentazione del decreto attuativo e alla pubblicazione degli enti incaricati dell’erogazione.Le tempistiche di anticipo del TFR (Trattamento di Fine Rapporto) per gli ex dipendenti pubblici sono contenute nel decreto, la somma massima erogabile come prima rata non deve superare i 45 mila euro.
Il decreto dopo i lunghi tempi di concertazione tra Funzione Pubblica, Ministero dell’Economia e Ministero del Lavoro è finalmente pronto, ma il percorso che porta alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è ancora lontano dal terminare. Difatti, il Decreto dovrà superare i pareri di Antitrust, Consiglio di Stato e ultimo, ma non per importanza, del Garante Privacy.
I tempi potrebbero subire un allungamento a causa della pausa estiva, nonostante ciò la Ministra per la Pubblica Amministrazione Avv. Giulia Bongiorno sta tentando di accelerare la parte finale della procedura.
Questo nuovo meccanismo, permette agli ex dipendenti pubblici di beneficiare della prima quota di TFR prima dei 12-24 mesi previsti dal regolamento ordinario, tale provvedimento copre circa 450mila soggetti.
I dipendenti, per poter usufruire di questo diritto, dovranno presentare in prima istanza domanda di certificazione del diritto, da presentare ai sopracitati “Enti erogatori”, in breve le casse del pubblico impiego, ormai facenti parte dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale. L’elenco degli enti in ogni caso verrò presentato dopo una decina di giorni dall’entrata in vigore di detto provvedimento.
Dal momento della consegna, partirà il countdown dei 75 giorni, tempo entro il quale il novello pensionato potrà ricevere la prima parte della propria liquidazione. L’Associazione Bancaria Italiana ha firmato con gli Enti un accordo quadro, il quale prevede che dopo l’avvenuta ricezione della certificazione dell’Ente Erogatore, l’accredito parta entro i 15 giorni successivi.
Sarà obbligo dell’Ente restituire alla banca le somme, attraverso il meccanismo relativo alla cessione del credito, in ogni caso il tutto sarà coperto da un fondo di garanzia posto dallo Stato Centrale.
I soggetti interessati potranno estinguere anticipatamente il finanziamento, sobbarcandosi gli oneri necessari a non pagare gli interessi di tale prestito. Tali costi verranno compensati dallo sconto fiscale che riceveranno coloro con quote di buonuscita fino a 50mila euro.