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“Nessuna risorsa in legge di Bilancio per assunzioni e rinnovi dei contratti del comparto difesa e sicurezza. Agli operatori delle Forze armate e delle Forze di polizia si chiede sempre l’impegno a garantire la difesa e la sicurezza del Paese, al quale non si sottraggono mai, ma tale impegno non viene riconosciuto nei fatti dal Governo. Una manovra che non rende giustizia alle donne e agli uomini in divisa”. Lo affermano in una nota Cgil nazionale, Fp Cgil Polizia Penitenziaria, Silp Cgil.
“I contratti sottoscritti con colpevole ritardo da parte del Governo sono già scaduti nel 2021, il contratto dell’area dirigenziale non è mai partito e la decorrenza è fissata a gennaio 2018. Si attendevano risorse per avviare la nuova stagione contrattuale alla quale – sottolineano Cgil, Fp Cgil Polizia Penitenziaria, Silp – avremmo voluto che potessero partecipare anche i costituiti sindacati militari, ma purtroppo, nonostante la pronuncia della Corte costituzionale del 2018, la recente legge sulla rappresentanza sindacale militare li esclude dal tavolo della contrattazione. Avremmo voluto un impegno in manovra anche su questa materia per garantire una reale rappresentanza e invece non sono stati stanziati nemmeno i soldi”.
“Di contro – aggiungono Cgil, Fp Cgil Polizia Penitenziaria, Silp – la bozza della manovra finanziaria prevede 36 milioni di euro di tagli per i prossimi tre anni da conseguire mediante la riorganizzazione e l’efficientamento dei servizi degli istituti penitenziari presenti su tutto il territorio nazionale, in particolare con la ripianificazione dei posti di servizio e la razionalizzazione del personale”. “A questi – proseguono Cgil, Fp Cgil Polizia Penitenziaria, Silp – vanno aggiunti i tagli al Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità per oltre un milione e mezzo di euro per l’efficientamento dei processi di lavoro, per l’attuazione dei provvedimenti penali emessi dall’Autorità giudiziaria e per la razionalizzazione della gestione del servizio mensa per il personale. Una manovra – concludono – che anche sul piano sicurezza la Cgil trova deludente sia nei contenuti che nel metodo”.