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“Non possiamo aspettare oltre. Va approvata in fretta la riforma in modo da garantire immediatamente ciò che la Corte Costituzionale ha sancito con una sentenza storica: il diritto dei militari di costituire propri sindacati”. È quanto ribadito oggi dal segretario confederale della Cgil Giuseppe Massafra in audizione, presso la IV Commissione Difesa della Camera dei Deputati, su ‘Disposizioni in materia di associazioni professionali a carattere sindacale del personale militare’.
Come riferito dal dirigente sindacale “le due proposte di legge incardinate in Commissione sono una buona base di partenza per riconoscere tale diritto, come già avviene nel resto d’Europa. Affinché la riforma rispetti fedelmente gli orientamenti e i contenuti indicati dalla sentenza dello scorso aprile, frutto di un ricorso patrocinato da Assodipro e sostenuto dalla Cgil, oggi abbiamo presentato alcune proposte, come ad esempio – sottolinea Massafra – la necessità di garantire due livelli di contrattazione, uno attribuito ai Sindacati Nazionali e l’altro alle Rappresentanze unitarie di base”.
In particolare, prosegue il segretario confederale “abbiamo evidenziato come il cardine della Riforma debba essere quello di garantire una vera e sostanziale rappresentanza, impedendo esplicitamente la possibilità di plurime iscrizioni sindacali ed escludendo la nascita di sindacati interforze che sarebbero un’invenzione anacronistica”. “È giusto invece – conclude Massafra – avere sindacati di singola arma ai quali affidare la contrattazione specifica di livello nazionale, che insieme alle Rappresentanze unitarie di base (Rub), liberamente elette sul posto di lavoro, rappresentano la reale ossatura democratica dell’esercizio sindacale”.