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Un articolo de ilfattoquotidiano.it smentisce quanto sostenuto sul blog di Beppe Grillo contro il capo dello Stato.Secondo quanto riportato dal giornalista Lorenzo Sani sul blog di Beppe Grillo, ancora all'inizio del 2001 l'allora ministro della Difesa negava sia l'uso dei proiettili che la relazione con le malattie. Ma le trascrizioni delle dichiarazioni dell'epoca dicono che il candidato al Quirinale si limitò a non dare per dimostrata la relazione causale ma istituì una commissione ad hoc.
Sul blog di Beppe Grillo è stato pubblicato un post secondo cui il probabile nuovo capo dello Stato ha negato l’uso di uranio impoverito nei Balcani.
Scrive il giornalista Lorenzo Sani sul sito di Grillo:
Sergio Mattarella negò a più riprese il possibile nesso tra l’insorgere delle patologie e il servizio. Negò che la Nato avesse mai utilizzato proiettili all’uranio impoverito (DU, Depleted Uranium), tantomeno che questo fosse contenuto nei Tomahawk (missili) sparati in zona di guerra dalle navi Usa in Adriatico. Insomma, Mattarella, candidato di Renzi al Quirinale, negò su tutta la linea. Negò pure ciò che era possibile reperire nei primi giorni di internet sugli stessi siti della Difesa Usa, che magnificava l’efficacia degli armamenti al DU e dettava, contestualmente, le precauzioni sanitarie da adottare in caso di bonifica: protocolli di sicurezza molto rigidi, che prevedevano l’utilizzo di tute, guanti e maschere protettive, per svolgere il lavoro che invece a mani nude e senza protezioni facevano i nostri soldati. I quali, nel frattempo, continuavano ad ammalarsi e morire…”
Uranio impoverito: la versione di Mattarella, raccontata dal Fattoquotidiano.it
Ilfattoquotidiano.it ha però smentito la versione pubblicata sul blog di Beppe Grillo: l’allora ministro della Difesa, ora candidato al Quirinale, non negò affatto come confermano le audizioni.
Scrive Enrico Piovesana sul giornale diretto da Peter Gomez.
Già il 21 dicembre 2000, nel corso di un’audizione del ministro alla commissione Difesa della Camera “sulle conseguenze dell’impiego in Kosovo di munizioni all’uranio impoverito”, Mattarella dichiarava: “Sono in grado di comunicare alla Camera, tramite questa Commissione, che è pervenuta oggi la risposta da parte dell’Alleanza atlantica: in tre tornate, rispettivamente il 5 agosto 1994, il 22 settembre 1994 e nel periodo fra il 29 agosto e il 14 settembre 1995, nelle operazioni effettuate dagli aerei A-10 sono stati utilizzati in attacchi alle forze serbo-bosniache circa 10.800 proiettili all’uranio impoverito, a tutela della zona di esclusione attorno a Sarajevo stabilita dall’Onu, in un raggio di 20 chilometri dalla città. (…) In Kosovo si è fatto, come è noto, un uso consistente dei proiettili ad uranio impoverito. La Nato ha comunicato nel maggio 1999 di averne fatto uso. Nell’ottobre 1999 l’Onu ha fatto richiesta di conoscere i siti bombardati, che sono stati comunicati il 7 febbraio 2000“.