Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

E' venuto il momento di "sanare un'ingiustizia" e il Governo è pronto a "mettere più denari" per i rinnovi contrattuali nella P.a, dopo "sette anni senza aumenti di stipendio". Ad annunciarlo il premier Matteo Renzi, al termine di un Consiglio dei ministri che ha approvato in via definitiva un nutrito 'pacchetto' di decreti attuativi della riforma Madia.

 L'apertura di Renzi sui rinnovi dà forza a una trattativa appena iniziata: "deve aprire una stagione nuova nei rapporti con i dipendenti della pubblica amministrazione" annuncia ma avverte: "sia chiaro che chi lavora in P.a deve essere premiato e chi fa il furbo va punito". I sindacati apprezzano l'uscita del premier e sopratutto il passaggio sulle risorse: "la cifra nella legge di stabilità è poco più che simbolica", ammette Renzi (sono 300 i milioni stanziati nell'ultima manovra). Cgil, Cisl e Uil in corso esprimono soddisfazione per le parole del premier. Per il leader della Uil, Carmelo Barbagallo, "se a un impegno così forte seguiranno i fatti, quella odierna sarà una svolta significativa". Secondo il segretario generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino, arriva finalmente "una risposta alla rivendicazione dei lavoratori pubblici". Un plauso giunge anche dal numero uno della Cisl Fp, Giovanni Faverin, che sottolinea: ora "vogliamo contratti dignitosi".

>>IL COMUNICATO DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

 

>>LA CONFERENZA STAMPA

Argomento: 
Attualità e Politica