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Finanzieri con un’anzianità contributiva utile compresa tra 15 e 18 anni al 31.12.1995. Tutte le sezioni di appello della Corte dei conti hanno riconosciuto l’aliquota di rendimento del 2,445% annuo ai fini del calcolo della quota di pensione retributiva (quote “A” e “B”). Pertanto, tale soluzione ha assunto i connotati di “diritto vivente”. Sulla base di tale assunto, l’INPS deve adeguarsi e procedere al ricalcolo delle pensioni già erogate ed al calcolo delle pensioni da liquidare con l’applicazione dell’aliquota del 2,445% annuo e non può più continuare, in maniera strumentale ed arrogante ad insistere sulle proprie posizioni, anche al fine di evitare condanne alle spese di giudizio che appaiano certe in caso di nuovo ulteriore contenzioso. Sul punto, già lo scorso 11 gennaio, abbiamo scritto all’INPS (clicca e preleva la nota SILF 2/2021). Pertanto, consigliamo ai finanzieri già transitati o che transiteranno in pensione di produrre ricorso amministrativo al Comitato di Vigilanza sul portale “MyInps” (solo se non sono trascorsi più di 30 giorni dal pagamento del primo assegno di pensione) o di produrre diffida (Raccomandata A/R alla sede provinciale INPS di residenza ed al Polo INPS GdiF di Viterbo) per ottenere il ricalcolo della pensione con l’aliquota del 2,445%. Qualora l’INPS non rispondesse (vige il “silenzio rigetto”) o rispondesse in senso negativo, ipotesi assurde ma da non scartare, visto l’atteggiamento sinora tenuto dall’INPS, consigliamo di proporre ricorso alla Corte dei Conti. Finanzieri con un’anzianità contributiva utile minore di 15 anni al 31.12.1995. Al momento in sede di appello si registra un contrasto di interpretazione della sentenza SS.RR. n. 1/2021: la prima e terza sezione centrale si sono espresse per la non applicabilità dell’aliquota al 2,445%, mentre la seconda sezione centrale e la sezione d’appello per la Sicilia si sono espresse per l’applicabilità. Qualora il contrasto continui, circostanza molto probabile, si tornerà di nuovo di fronte alle sezioni riunite. Anche in tale ambito, consigliamo comunque di presentare ricorso amministrativo al Comitato di Vigilanza sul portale “MyInps” (solo se non sono trascorsi più di 30 giorni dal pagamento del primo assegno di pensione) o di produrre diffida (Raccomandata A/R alla sede provinciale INPS di residenza ed al Polo INPS GdiF di Viterbo) e in caso (molto probabile) di silenzio o riposta negativa, di presentare ricorso alla Corte dei conti.
SILF /Sindacato Lavoratori Finanzieri)
N.di R (I consigli sopra riportati sono estendibili anche agli altri Militari già transitati o che transiteranno in pensione