Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

Il rush finale per quanto riguarda gli emendamenti alla legge di stabilità 2016 sulla questione delle pensioni vede  un emendamento predisposto dal governo  con cui si prevede che  a partire dal 1° gennaio non ci sia il conguaglio dovuto all’indicizzazione delle pensioni superiore all'inflazione reale; il secondo riguarda l’anticipo della cosiddetta no tax area al 2016, proposta sempre tramite emendamento da parte dell’esecutivo. 

Uno dei problemi più concreti che riguarda la previdenza italiana è quello della connessione tra l’indicizzazione delle pensioni e il tasso d’inflazione. Stando così le cose, i pensionati avrebbero dovuto restituire uno 0,1% che era stato liquidato in eccesso, a seguito di stime al rialzo: la rivalutazione era stata dello 0,3% mentre quella effettiva dello 0,2%. L’emendamento del governo Renzi alla legge di stabilità 2016 fa in modo che i pensionati non debbano restituire quanto percepito in più: si tratta di un piccolo ‘regalo’ alla categoria, anche se sulle scelte dell’esecutivo pesa il blocco delle indicizzazioni degli anni precedenti sanzionato anche dalla UE e che è stato liquidato in misura molto minore tramite il cosiddetto ‘bonus Poletti’.
La CGIL, pur considerando positivo l'intervento,comunque, annuncia la necessità di un confronto nel 2016 sulle stesse procedure di indicizzazione delle pensioni, per evitare che si creino nuovamente situazioni che possano intaccare il potere d'acquisto degli assegni previdenziali.
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Attualità e Politica