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Taglio dell’indicizzazione per le pensioni superiori a 4 volte il minimo (assegni sopra i 2mila euro), con rivalutazione parziale nel 2017-2018. Con i “risparmi” si finanzieranno le misure previdenziali inserite nella Legge di Stabilità 2016.
In pratica, c’è un nuovo taglio delle pensioni medio-alte, che va a finanziare le seguenti misure inserite in manovra sulla previdenza. Si applicherà lo stesso meccanismo applicato quest’anno, che in mancanza di una norma ad hoc inserita in manovra sarebbe decaduto a partire dal 31 dicembre 2016.
- tra 3 e 4 volte il minimo: 95%
- tra 4 e 5 volte il minimo: 75%
- tra 5 e 6 volte il minimo: 50%
- oltre 6 volte il minimo: 45%
Ma il taglio pensioni inserito nella Legge di Stabilità per i trattamenti sopra 4 volte il minimo può ancora essere evitato: come ricorda il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, la misura non scatterà da subito ma tra due anni, quando è prevista la proroga dell’attualeindicizzazione ridotta:
«Essendo un intervento che scatta solo nel 2017, abbiamo tutto il 2016 per valutare se questa debba essere la soluzione definitiva o se ci possono essere altre strade».
Il taglio dell’indicizzazione, prorogato dalla Legge di Stabilità, serve a finanziare parte delle novità sulle pensioni: aumento no tax area, Opzione Donna, part-time per la pensione. Queste misure sono finanziariamente coperte per il 2016, ha sottolineato Poletti, mentre per il 2017 si utilizzerebbero le risorse risparmiate con la proroga del taglio. Ma nel 2016:
«valuteremo se ci sono le condizioni per recuperare questa scelta».
Traduzione: si potrebbe tornare al più vantaggioso sistema di perequazione, senza prorogare il taglio indicizzazione al 2018.