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Secondo i dati Istat resi noti oggi, a settembre l’attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto sale ancora, raggiungendo il record storico di 57,3 mesi per l’insieme dei settori e di 40 mesi per quelli del settore privato.
“É un record non degno di un Paese civile. Dal settembre 2010 al settembre 2015 i mesi di attesa sono saliti del 369,7% per il totale dell’economia e del 139,5% per il settore privato. Percentuali bulgare. É anche per questa ragione che i consumi crollano. Se tutto aumenta, dalla luce al gas, dalla tassa sui rifiuti al costo della vita, mentre stipendi e pensioni restano al palo, non si va da nessuna parte e la ripresa resterà con percentuali da prefisso telefonico” ha commentatoMassimiliano Dona, Segretario dell’Unione Nazionale Consumatori.
Secondo l’analisi dell’Unione Nazionale Consumatori, dal settembre 2014 al 2015, ossia in appena un anno, i mesi di attesa per i lavoratori con il contratto scaduto sono saliti del 73,6%per il totale dell’economia e del 121% per il settore privato.