Periodico di informazione delle Forze Armate, Forze di Polizia e Pubblico Impiego

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto che riforma il testo unico del pubblico impiego. Il testo introduce novità sull’organizzazione del personale dello Stato e degli enti territoriali. 

I due decreti transitano ora all’esame di Parlamento e Consiglio di Stato, per i pareri..Diverse novità per la sanità: dal “Polo Unico” della medicina fiscale, che dà competenza esclusiva all’Inps del controllo dello stato di salute di tutti i lavoratori in malattia, all'istituzione della Consulta Nazionale per l’integrazione in ambiente di lavoro delle persone con disabilità, fino alla stabilizzazione dei precari

 

I controlli sulla validità delle certificazioni mediche restano in capo alle singole amministrazioni pubbliche interessate.Si  chiariscono i termini di utilizzo da parte dell’INPS delle certificazioni mediche inviate dal medico per via telematica.

Gli accertamenti medico-legali sui dipendenti assenti dal servizio per malattia sono effettuati, sul territorio nazionale, in via esclusiva dall’INPS, d’ufficio o su richiesta delle Amministrazioni interessate, con oneri a carico dello stesso Istituto che provvede nei limiti delle risorse trasferite delle Amministrazioni interessate. Il rapporto tra l’Inps ed i medici di medicina fiscale sarà disciplinato da apposite convenzioni, stipulate con le organizzazioni sindacali di categoria maggiormente rappresentative in campo nazionale.

 

Le fasce orarie di reperibilità entro le quali devono essere effettuate le visite di controllo, le modalità per lo svolgimento delle visite medesime e per l’accertamento delle assenze dal servizio per malattia saranno definite con decreto del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, con la finalità di armonizzare la disciplina dei settori pubblico e privato

 

Si stabilisce che, a decorrere dal 1° gennaio 2017, l’ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale, anche di livello dirigenziale, non possa superare il corrispondente importo determinato per l’anno 2016. Tale disposizione garantisce l’invarianza della spesa pubblica rispetto all’anno 2016, che costituisce il tetto massimo.

Argomento: 
Attualità e Politica